Polizia: arrestato giovane per maltrattamenti alla madre

 
 

Una Volante della Polizia ha evitato esiti drammatici che potevano scaturire da un episodio di maltrattamenti, partito dal banale pretesto di un dolce scaduto, che ha scatenato contro una povera madre l’ira del figlio, già agli arresti domiciliari per lesioni e violazione di domicilio e distintosi in passato per analoghi atteggiamenti violenti. Il giovane, Franck Josias Agnero, non è riuscito a trattenersi dopo aver constatato la scadenza del dolce che aveva intenzione di mangiare e, in preda ad un vero raptus di follia, ha scagliato contro la madre il cibo trattenuto tra le mani, per poi accanirsi contro quanto trovato a portata di mano per evitare – come dallo stesso urlato più volte contro la donna – di prendersela con la stessa. A farne le spese un televisore LCD 32 pollici, frantumato a calci, e subito dopo un pc portatile; la madre, terrorizzata, dopo essersi allontanata dall’appartamento e dopo aver raggiunto la strada, ha chiamato il 113 e la pattuglia giunta sul posto si è recata, con la donna, nell’appartamento ormai messo completamente a soqquadro. Il giovane, richiamato alla calma dalla Polizia, ha addebitato il suo stato d’ira alla madre, a suo dire sempre pronta a provocarlo e, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, ha minacciato più volte la donna con frasi del tipo “ho capito che mi vuoi mandare a Montorio, ma tanto prima o poi esco e vedi…” o, ancora, “ti va bene che c’è la Polizia, altrimenti vedi cosa succedeva”. Presa in disparte, la donna ha raccontato di aver deciso nei giorni scorsi, nonostante la vergogna, di prendere sotto il proprio tetto il figlio, allontanatosi lo scorso anno dall’abitazione familiare, per fargli scontare la misura degli arresti domiciliari. Da quel momento, continue sarebbero state le vessazioni e le sopraffazioni.

Agnero, veronese di nascita, classe 1996, è stato arrestato per maltrattamenti contro familiari e trattenuto in cella di sicurezza; all’esito della direttissima, il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare e, tenuto conto della misura restrittiva già in corso (arresti domiciliari), ha ordinato la custodia cautelare in carcere.

 
 

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