Per +Europa l’equazione delle restrizioni combacia con i pochi vaccini

 
 

“I numeri sono oggettivi e la realtà è testarda: non sono sufficienti le conferenze stampa da Porto Marghera per nascondere il disastro organizzativo del Veneto sui vaccini. Il Veneto è sotto la media in tutto: nelle percentuali di operatori scolastici vaccinati, negli over 80, nel totale delle dosi somministrate”.

Lo dichiarano Anna Lisa Nalin, portavoce veneto e componente della segreteria Nazionale e Davide Sguazzardo, di +Europa Vicenza 

“Facile sbandierare un 70% complessivo quando si sa perfettamente che quel dato è fortemente condizionato dalle dosi che gli operatori sanitari si sono auto- somministrati.

E’ quando si deve vaccinare il resto della popolazione che si vede se una macchina è o meno funzionante. E quella del Veneto, tragicamente, non lo è. Lo si vede dalle 14 somministrazioni di Astrazeneca su 100 arrivate e lasciate in frigo quando abbiamo il personale della scuola da mettere in sicurezza per tenere i contagi bassi nelle scuole.

Zaia dovrebbe lavorare su questo giorno e notte e invece di perdere tempo tentando di modificare la realtà, dovrebbe pensare a far vaccinare le persone.

L’economia del Veneto sta crollando sotto i colpi delle limitazioni imposte dall’aumento dei contagi, ma i contagi sono a diretta conseguenza della clamorosa inefficienza della macchina vaccinale.

Basta parlare, è tempo di lasciare spazio ai fatti” – concludono gli esponenti di +Europa

 
 

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