Non si perda l’artigianato, partiti corsi di cucito e modellismo

 
 

Undici tipologie di corsi di cucito e modellismo già partiti, tre donne con difficoltà lavorative assunte in qualità di sarte, un programma di tirocinio nell’indirizzo moda attivato con il liceo Artistico Nani Boccioni e campi estivi sul tema della sostenibilità ambientale dedicati ai ragazzi. È questo il bilancio dei primi quattro mesi di Faber Academy, aperta lo scorso giugno a Veronetta, negli spazi di palazzo Erbisti, in via San Nazaro 25, nell’ambito del progetto solidale di Fondazione Fevoss Santa Toscana, che vede la collaborazione del Servizio Politiche del Lavoro del Comune di Verona.

Un’idea ambiziosa, che mira alla solidarietà e all’integrazione attraverso la formazione nell’ambito delle professioni artigianali, un patrimonio che rischia di scomparire.

“Si punta al recupero di lavori che si stanno perdendo – dichiara l’assessore Michele Bertucco – ridando dignità alle persone con percorsi di riscatto attraverso cui far trovare loro un lavoro, e si sostiene la crescita di nuove professionalità anche fra chi queste attività non le conosceva. Un servizio per la città reso possibile dalla fattiva collaborazione fra Fondazione Fevos e il Servizio Politiche del Lavoro del Comune, che ha messo a disposizione i nominativi dei cittadini che avevano bisogno di questa tipologia servizio”.

Faber Academy è un laboratorio di formazione artigianale rivolto principalmente a persone disoccupate, in condizione di fragilità o desiderose di acquisire nuove competenze con l’obiettivo di innescare, anche in collaborazione con i servizi sociali e con le agenzie sociali per il lavoro, un percorso di crescita che faciliti il loro inserimento nel mondo del lavoro.

La Fondazione cerca ora di allargare la “rete” che le consenta di intercettare le persone più fragili, destinatarie ideali di questa opportunità solidale.

Le attività della Faber Academy prevedono una serie di corsi tecnici a cui si aggiungono corsi amatoriali rivolti agli appassionati: modellismo sartoriale, sartoria ama-toriale, riparazioni, cucito libero, ricamo, upcycling, fusion, bag, cartonaggio; con una cinquantina di allieve.

Il programma completo è disponibile sul sito della Fondazione, alla pagina – www.fondazionefevoss.org/faber-academy/.

I primi risultati del progetto sono stati presentati dall’assessore al Lavoro Michele Bertucco. Presenti il vice presidente Fondazione Fevoss Santa Toscana Michele Romano, per Faber Academy il project manager Romina Tegazzini e l’orientatrice area adulti Servizio Politiche del Lavoro Comune Barbara Sangiorgi. E’ inoltre intervenuta Carla Carta, sarta, che ha raccontato la sua personale esperienza di recupero lavorativo grazie alle attività della Faber Academy.

“Proprio grazie alla formazione professionale, che in questa prima fase è centrata sulla sartoria, ma che si allargherà in futuro anche al restauro e alla legatoria, persone in difficoltà potranno provare ad entrare o ri-entrare nel mondo del lavoro e ambire a un impiego dignitoso – sottolinea Michele Romano –. Siamo certi che l’inclusione lavorativa possa essere per loro veicolo di inclusione sociale. È questo il modo della Fondazione di fare la propria parte per la riduzione delle povertà”.

Il luogo delle seconde occasioni, la storia di Carla, una delle donne scelte come testimonial del progetto.

“Ho sempre lavorato come sarta, nel 2011 ho anche rilevato una sartoria in Borgo Venezia. Si lavorava davvero bene, ma la concorrenza si è fatta insostenibile e, nel 2014, sono stata costretta a chiudere. Da allora mi sono adattata ad altri mestieri ma non ero felice – racconta Carla –. Finché mio padre si è ammalato e ho dovuto abbandonare il lavoro per seguirlo. Così ho fatto la domanda per il reddito di cittadinanza. È stato il Comune di Verona, nell’ambito di questa misura, a segnalarmi l’opportunità di collaborare con la Fondazione Fevoss Santa Toscana, operando nella sua Sartoria Fili di Bene: e io che, a 55 anni, pensavo di aver chiuso per sempre con il mondo del lavoro, ero invece tornata in gioco, addirittura nel mio mondo! Da lì è stato un rapido crescendo: le ore di collaborazione sono aumentate, finché mi è stato proposto un contratto. Oggi lavoro in Sartoria e offro anche il mio contributo di esperienza nei corsi di cucito libero all’interno di Faber Academy: mi piace molto l’idea di sentirmi utile e di lasciare in eredità ad altre donne le mie competenze. Ringrazierò sempre la Fondazione per questa seconda opportunità: mi hanno restituito non solo un lavoro, ma soprattutto entusiasmo e dignità”.

Per informazioni sui corsi e prenotazioni: [email protected], tel. 351 7699621.

 
 

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