Nei Musei Civici un mese di gratuità e nuovi orari. Ecco cosa cambia..

 
 

Dal mese di marzo, in tutti i musei civici, accesso gratuito e nuovi orari di apertura. E, dal 15 marzo, al termine di un ampio intervento di restauro, riapertura al pubblico dell’Anfiteatro Arena. Sono queste le principali novità dell’ampio programma di iniziative che puntano ad accrescere, ad un mese dalla riapertura ufficiale dei musei, dopo tre mesi di chiusura forzata causa Covid, l’offerta culturale e le opportunità di visita in favore di cittadini e turisti.

Dal 4 al 26 marzo, infatti, sarà possibile accedere gratuitamente a tutti i musei civici e, con l’occasione, ammirare le numerose proposte espositive in essi realizzate. Inoltre, nella direzione di garantire maggiori opportunità ai visitatori, i musei civici, a partire da oggi, 1° marzo, ampliano il loro orario di apertura, con la possibilità di ingresso fino alle 19.

Nuovi orari e modalità di apertura al pubblico. Da lunedì al venerdì, dalle 12 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30), possibilità di visita alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, al Museo di Castelvecchio, al Museo di Storia Naturale e al Museo degli Affreschi G. B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta. Quest’ultimo, di nuovo accessibile, al termine dei lavori di sistemazione.

La Casa di Giulietta, invece, per consentirne la massima fruibilità possibile, può essere visitata dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30).

A partire dal 15 marzo, infine, riapertura al pubblico dell’Anfiteatro l’Arena.

Non è più obbligatoria la prenotazione.

Tutte le regole per una visita in sicurezza dei musei al link https://museodicastelvecchio.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=69827.

Come previsto dall’attuale Dpcm, i musei resteranno chiusi durante il weekend, da sabato a domenica.

Per lavori, restano temporaneamente inaccessibili al pubblico il Museo Archeologico al Teatro Romano e il Museo Maffeiano.

Esposizioni in programma

Castelvecchio.

Dall’8 marzo al 3 ottobre 2021, per i 700 anni dalla morte di Dante, allestimento nella sala Boggian della mostra ‘Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur’ a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni

Al secondo piano della Reggia di Castelvecchio, il Polittico detto di San Luca, capolavoro rinascimentale di intagliatore veronese acquisito nell’estate del 2020 dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, ed assegnato ai Musei Civici veronesi per la sua esposizione. E, ancora, il dipinto “Cristo benedicente coronato di spine’, opera su tavola, databile tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo, donata ai Musei veronesi dai fratelli Paolo, Margherita ed Eleonora Mezzelani.

Visibile inoltre, il nuovo allestimento della Galleria Dipinti dedicata alla pittura veneta, con opere di Paolo Veronese, Jacopo Tintoretto e Giulio Licinio. Per consentire i lavori di ripristino dei tetti del palazzo, una sezione del Museo è chiusa al pubblico. Il costo del biglietto è pertanto ridotto.

GAM. In una sala inedita, mai aperta al pubblico a Palazzo della Ragione, è visibile fino al 30 settembre 2021, l’esposizione ‘Contemporaneo Non-Stop. Il respiro della natura’, in cui vengono presentate al pubblico le opere della collezione contemporanea della GAM.

Fino al 31 dicembre 2021 resta visibile la mostra “La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919) scultore, collezionista e mecenate”.

Casa di Giulietta. Grazie alla generosità dell’imprenditore veronese Giuseppe Manni, già presidente degli Amici dei Musei Civici, l’opera di Pietro Roi ‘Giulietta’ è entrata a far parte delle collezioni Civiche e, con la riapertura dei musei, potrà essere finalmente ammirata dal pubblico nella sua esposizione permanente alla Casa di Giulietta.

Museo di Storia Naturale. Con l’iniziativa ‘Laboratorio e deposito visibile delle collezioni’ sono stati ricreati all’interno del museo un deposito e un laboratorio naturalistico dell’inizio del Novecento. Al suo interno arredi d’epoca e vetrine per la conservazione e l’esposizione delle collezioni studiate, in questo caso dei reperti ornitologici. Un’opportunità per il pubblico di scoprire le tecniche utilizzate in quel periodo e, in particolare, la figura di Vittorio Dal Nero, abile e rinomato tassidermista ed ornitologo, che fu il primo direttore del museo di storia naturale indipendente.

L’intera programmazione è consultabile sul sito dei Musei civici al link https://museicivici.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=43239.

 
 

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