Lotta al bullismo, certificato il primo istituto scolastico comprensivo italiano

 
 

Un fenomeno dilagante, in continua evoluzione, quello del bullismo, che secondo i dati Istat riguarda più del 50% degli 11-17enni italiani, vittime, negli ultimi 12 mesi, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso e violento. Una percentuale significativa, che trova conferma della pervasività del fenomeno nei dati mensili, in cui quasi un minorenne italiano su cinque (19,8%), dichiara di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese.

È per rispondere a questa esigenza che è nata nel 2018 la prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018, una norma volontaria, che si presenta come un vero e proprio “regolamento antibullismo” certificabile, per le strutture destinate ad accogliere i minori, valutando le attività di prevenzione attuate dalla scuola con la formazione su insegnanti, educatori, genitori, ragazzi e con il monitoraggio di eventuali segnali di disagio (comportamenti degli studenti, dinamiche di aggregazione, sportelli di ascolto, modalità “protette” di segnalazione degli atti di bullismo).

A distanza di un solo anno, CSQA rilascia la prima certificazione accreditata di un istituto scolastico comprensivo. È, infatti l’istituto statale di San Bonifacio, a Verona, la prima realtà didattica complessa italiana ad essere certificata nella prevenzione e contrasto del fenomeno del Bullismo da CSQA. L’istituto che conta 1500 studenti di 35 nazionalità diverse, divisi in 6 plessi scolastici e 3 gradi di istruzione – infanzia, primaria e secondaria di primo grado – può adesso contare su strumenti efficaci per prevenire e gestire i comportamenti riconducibili al bullismo.

“In ambito di prevenzione – ha dichiarato Vilma Molinari, Preside dell’Istituto Comprensivo 1 di San Bonifacio – la certificazione permette di rafforzare l’alleanza educativa con le famiglie, di acquisire modalità di lavoro strutturate che diventino istituzionali, di tenere aggiornato il Collegio Docenti e l’utenza sul dibattito pedagogico ed educativo sul tema bullismo, infine ricade inevitabilmente sul territorio di appartenenza e coinvolge l’Ente Locale per la condivisione di soluzioni e di proposte. Il sistema sanzionatorio permette invece di correggere le condotte sbagliate secondo procedure condivise e accettate, trasmettendo l’agire secondo il rispetto delle regole”.

Una certificazione importante anche per CSQA, grazie alla valenza educativa ed etica che la prassi sul bullismo rappresenta in termini di sfida sociale e di benessere dei minori.

“Abbiamo creduto in questa norma di certificazione fin dalla sua stesura, che ci ha visto coinvolti nel gruppo di lavoro UNI – ha dichiarato Pietro Bonato, AD e Direttore Generale di CSQA Certificazioni. Si tratta di un progetto con un forte impatto sulla collettività e sul territorio, che richiede a tutte le parti coinvolte un’assunzione di responsabilità. CSQA, da sempre impegnato su questi temi, ancora una volta ha raccolto la sfida, ottenendo l’accreditamento ACCREDIA a dimostrazione della terzietà e professionalità del nostro operato”.

 
 

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