“Le classi pollaio non possono garantire la giusta sicurezza”

 
 

“Non sappiamo come si evolverà la diffusione del virus nei prossimi mesi, ma dobbiamo garantire nuovi spazi per garantire a tutti gli studenti di tornare a scuola a settembre”.

Lo pensa Marta Vanzetto che cerca una soluzione limitare il rischio di contagio nel mondo scolastico veronese.

“Non si può aspettare agosto e lavorare in emergenza – continua -; le classi pollaio non possono garantire la giusta sicurezza in questo momento e quindi servono più spazi. Il comune deve verificare subito la possibilità di utilizzare tutte le sale civiche e le strutture delle circoscrizioni per ospitare i gruppi di alunni, anche la fiera dovrà fare la sua parte e mettere a disposizione una parte della sua struttura a favore delle scuole. Ogni cortile o spazio pubblico vicino alla scuola dovrà essere impiegato  per installare strutture adeguate ad accogliere i nostri figli.  La didattica a distanza non è la soluzione, deve essere una strada sussidiaria rispetto a tutte le altre opzioni, perché l’assenza di didattica frontale non garantisce pari opportunità di apprendimento e non garantisce il rispetto per il benessere psicofisico dei nostri bambini e ragazzi

Quando c’è un terremoto gli studenti non smettono di andare a scuola per mancanza di strutture: vengono allestite tende e prefabbricati idonei. Questo è un terremoto nazionale.

Siamo disposti ad accollarci il rischio di un aumento della diffusione del virus per far ripartire l’economia, ma perché non possiamo accettare nessun minimo rischio per garantire l’istruzione e il benessere sociale dei nostri figli?”

 
 

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