Imprese rosa, il Sistema di certificazione della parità di genere è indispensabile

 
 

A Cosmodonna, il Comitato per L’Imprenditorialità femminile della Camera di commercio ha presentato uno spaccato della situazione della presenza delle donne nel mondo produttivo, concentrandosi sull’importanza della certificazione della parità di genere.

“Il Sistema di certificazione della parità di genere – ha affermato Roberta Girelli, presidente del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Verona – rappresenta un passo verso un mondo del lavoro più equo e inclusivo. Il Sistema di certificazione della parità di genere è un importante strumento per promuovere l’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro. La certificazione, che è volontaria e viene rilasciata da organismi accreditati, si basa su una serie di criteri che riguardano la presenza di donne in posizioni manageriali, la parità salariale, la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, e la prevenzione delle discriminazioni.La certificazione della parità di genere rappresenta un’opportunità per le imprese di dimostrare il loro impegno verso una maggiore equità e inclusione. Oltre a migliorare il clima aziendale e la soddisfazione dei dipendenti, la certificazione può anche portare a benefici economici, come l’aumento della produttività e della competitività. Il Comitato per l’imprenditorialità femminile, che rappresento, si preoccupa di incentivare le giovani ad ampliare l’ambito di interesse imprenditoriale in settori con ancora bassa parità di genere, attraverso l’attenzione rivolta verso studi in materie STEM (Science, technology, engineering, and mathematics) che trovano poi applicazione in modelli di business moderni, evoluti che necessitano di specifiche competenze in ambito scientifico – tecnologico – ingegneristico e matematico.Le componenti del Comitato, in rappresentanza dei vari settori economici, perseguono l’obiettivo di divulgazione dei progetti legati alla valorizzazione dell’impegno imprenditoriale femminile adoperandosi nella ricerca di soluzioni che agevolino la presenza della donna nelle attività lavorative.

Veniamo alla situazione odierna, – conclude Girelli – con uno spaccato dell’imprenditorialità femminile nel nostro territorio.Nella provincia di Verona si registrano oltre 19mila imprese femminili che rappresentano il 20,5% delle imprese registrate nel territorio. Si tratta di un dato intermedio nella classifica regionale; il Veneto occupa solo il 18° posto nella classifica nazionale. Si conferma la più elevata presenza delle donne che ricoprono cariche (titolare, socio, amministratore, ecc.) nelle imprese veronesi che sono circa il 27% delle persone iscritte al Registro delle imprese. Le oltre 18 mila imprenditrici di età compresa tra i 50 ed i 69 anni rappresentano la fascia preponderante delle donne che fanno impresa.

Osservando la distribuzione territoriale, il record di imprenditorialità femminile appartiene all’area a vocazione turistica del Baldo Garda, con l’impegno prevalente nei settori alloggio e ristorazione. Nei centri urbani maggiori il commercio prevale tra i settori imprenditoriali. L’agricoltura riveste un ruolo di primo piano tra le imprenditrici veronesi, soprattutto nelle zone collinari e di montagna. Il settore produttivo prevalente è il manifatturiero nei distretti artigianali e di piccola industria”.

 
 

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