Il Movimento 5 Stelle lancia l’allarme: a Garda è emergenza ludopatia

 
 

Nel comune di Garda per il gioco d’azzardo si spendono 2.345 euro pro capite all’anno, secondo l’indagine condotta, su tutto il territorio italiano dal gruppo editoriale Gedi e riferiti all’anno 2016. Si tratta di una cifra fuori scala, se confrontata con i comuni confinanti, sempre a vocazione turistica: 674 euro procapite a Bardolino, 540 a Torri del Benaco. Persino il capoluogo, Verona, nonostante l’alta presenza di sale slot nel suo territorio, conta una spesa inferiore alla metà: 1059 euro pro capite all’anno.

“Un’anomalia – si legge in una nota del Movimento 5 Stelle – che ha spinto il gruppo consiliare dei pentastellati a presentare, lo scorso anno, una mozione per ridurre l’orario in cui è consentita l’attività di gioco d’azzardo. La mozione è stata approvata ad ottobre 2017 dal consiglio comunale, ma da parte del sindaco, Davide Bendinelli, non è mai arrivata un’ordinanza al riguardo. Ecco perché suonano inquietanti le parole che ha dichiarato di recente sul decreto Dignità (oggi in discussione alla Camera), che impone, tra le altre cose, dei limiti alla pubblicità sull’azzardo. Bendinelli ha accusato il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, “di raccontare frottole sul tema della ludopatia”, dicendosi preoccupato della ricaduta della misura decisa dal governo sulle attività economiche”.

“Il sindaco Bendinelli – affermano le consigliere comunali di Garda Anna Forese e Irene Moretti – dovrebbe vergognarsi e farsi un esame di coscienza. Non proferisce parola su quanto tale fenomeno sia preoccupante, tanto da costare allo Stato milioni di euro in cure di persone affette da  ludopatia, mentre si affligge per i mancati introiti pubblicitari. Pensi prima alla salute dei cittadini”.

“Mi auguro che il governo – aggiunge la deputata Francesca Businarolo – non faccia un passo indietro su questo tema. La dipendenza dal gioco è una grave piaga di questi anni, riduce in povertà molti nostri concittadini, in particolare nell’area dell’ex Ulss 22 di Bussolengo, a cui afferivano i comuni della sponda veronese del Garda. Le misure, severe, contro il fumo, hanno prodotto risultati, nonostante le iniziali critiche, anche grazie alla stretta sulla pubblicità”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here