Il centrodestra non si sente rappresentato dai profili social del Comune

 
 

Non si fa attendere la risposta del centrodestra veronese seduto tra i banchi di Palazzo Barbieri in relazione ai presunti pochi consigli comunali convocati dall’attuale amministrazione .

“Seppur in contraddizione, prendiamo atto della risposta dell’amministrazione letta sui quotidiani locali. Ma ciò che non si può tollerare è leggere la medesima risposta sui profili social istituzionali del Comune di Verona. Il testo del post inizia con “Alcuni esponenti della minoranza si lamentano…ecc”. Siamo allibiti da quello che leggiamo. Come Consiglieri comunali, fino a ieri ci sentivamo rappresentati anche noi dal profilo Instagram del Comune in quanto, come parte attiva della politica veronese, quotidianamente partecipiamo a mozioni, proposte, nomine e votazioni in aula. Ciò che ci lascia allibiti è che presumibilmente con soldi pubblici, e su questo indagheremo approfonditamente, venga commissionata e delegata la comunicazione dell’ente comunale a un soggetto terzo, che in cambio di un compenso, si permetta di scrivere “alcuni esponenti della minoranza” non curante del fatto che anche l’opposizione amministra la città.
È una mancanza di rispetto gravissima nei confronti di migliaia di veronesi che seguono il profilo, e che con le prove di oggi è troppo strumentalizzato. Come centrodestra unito chiederemo venga fatta chiarezza su questo fatto. Perché con i soldi pubblici non si fa politica di partito, ma bensì si amministra una città rappresentando la totalità del colore politico presente. Inoltre – proseguono gli esponenti del centrodestra – pretendiamo maggior rispetto anche nel lessico, visto l’utilizzo di soldi pubblici, in quanto non ci chiamiamo “minoranza”, bensì opposizione, difatti la maggior parte dei veronesi non si riconosce in questa amministrazione”.

 
 

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