Hellas Verona: tutto come previsto

 
 

di Enrico Brigi 

Alla fine è andato tutto secondo copione.  Il Verona è uscito sconfitto dal match del “Barbera” contro i rosanero, che proprio grazie a questo importante successo hanno conquistato all’ultimo respiro la permanenza in serie A, rendendo inutile la vittoria a Udine del Carpi, retrocesso in B con Frosinone e Hellas. Nonostante le polemiche della settimana che hanno agitato la vigilia dell’incontro, la squadra di Delneri ha disputato la sua onesta partita, creando più di qualche grattacapo all’undici di Ballardini, specialmente nel finale quando, sul punteggio di tre a due, più di qualcuno in casa rosanero ha iniziato a temere  il peggio. Il match si lascia, però, alle spalle qualche piccolo strascico. In occasione della rete di Maresca – il gol del centrocampista che ha riportato in vantaggio il Palermo è arrivato immediatamente dopo che Viviani aveva rimesso in parità l’incontro- la difesa gialloblù ed in particolare Gollini sono apparsi questa volta tutt’altro che irreprensibili. Una rete destinata a far discutere che non cambia però l’esito finale della stagione. In ogni caso il triplice fischio di Irrati pone la parola “fine” su questo maledetto campionato e lascia spazio al tempo della programmazione dove la società sarà chiamata quanto prima a svelare le sue future intenzioni. La priorità è rappresentata senza dubbio dalla scelta dell’allenatore. La conferma di Delneri non pare così scontata mentre sono già diversi i nomi dei vari tecnici accostati alla panchina scaligera. Nel frattempo la voce – non ancora del tutto confermata – della richiesta di un anticipo sul paracadute avanzata in Lega dal presidente Setti – si parla di 10 milioni dei 25 spettanti- alimenta più di qualche ragionevole sospetto sulla reale situazione finanziaria della società di Via Belgio e sulle effettive intenzioni  di costruire subìto una squadra competitiva in grado di tentare una pronta risalita. A rendere ancora più nebuloso il futuro contribuisce la norma federale secondo la quale, in caso di mancata promozione, nelle casse gialloblù finirebbero ulteriori 15 milioni di euro, residua fetta del cospicuo paracadute messo a disposizione quest’anno per chi retrocede. Cifre, come possiamo vedere, capaci di “condizionare” qualsivoglia programma societario. L’intero popolo scaligero, che quest’anno ha dimostrato un attaccamento alla squadra senza eguali, merita in ogni caso un progetto serio e soprattutto rispettoso dell’ultracentenaria storia gialloblù. 

 
 
Sono nato e cresciuto a Verona, in una delle città italiane più belle e ricche di storia. Dopo anni ho finalmente coronato il sogno nel cassetto e sono diventato giornalista sportivo. Da qualche anno racconto le vicende dell’Hellas Verona, prima su il nazionale.net e poi su Hellasnews.it. Ora invece l'opportunità di veronanews.net, per scrivere ovviamente di sport.

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