Gigi Datome ospite di Buster Basket 

 
 

L’esempio di un campione per chi sogna di diventarlo. È stata una mattinata di festa all’insegna dei valori dello sport per i ragazzi e le ragazze di Buster Group che, al palazzetto Le Grazie, hanno incontrato la bandiera del basket italiano Gigi Datome, ex cestista di Armani Milano e capitano della nazionale azzurra. Uomo, prima che atleta, sempre attento alle iniziative di inclusività sociale attraverso lo sport, Datome ha scelto di essere presente Buster Basket, nell’ambito del progetto “Olimpia gioca con te, on tour”. Oltre ai dirigenti e agli allenatori Buster, è intervenuto per un saluto il sindaco di Verona Damiano Tommasi.

Le 16 squadre coinvolte, tra il settore giovanile, il minibasket e baskin, hanno potuto allenarsi di fronte a un coach d’eccezione, che ha seguito i giovani atleti tra le varie “stazioni” distribuite per il campo e dispensato qualche prezioso consiglio. In campo si sono alternati i più piccoli con i ragazzi delle giovanili, tra tiri, sfide e sorrisi, di fronte ad un pubblico di genitori e sponsor. Tanto entusiasmo ed emozione per i giovani cestisti della società veronese, che hanno avuto la possibilità di ricevere l’autografo e di fare una foto di squadra insieme all’ambasciatore dell’Armani Milano.

 

“Credo che avere testimonial così importante sia stata una grande esperienza per i ragazzi – ha detto Alessandro Bandiera, presidente Buster Basket -. Essere campioni nello sport speso significa essere anche campioni nella vita e noi, come Buster, vogliamo far giocare questi ragazzi, trasmettendo valori veri, facendoli crescere, facendoli divertire in un ambiente sano affinché diventino persone migliori nella vita. A Datome abbiamo raccontato chi siamo, che facciamo basket con 700 ragazzi; abbiamo presentato le squadre di basket femminile, il baskin e anche il progetto ‘canestro sospeso’ che dà la possibilità di fare pallacanestro a tutti, anche a chi per ragioni economiche ne sarebbe escluso”.

Buster Basket, infatti, è una società che da più di 50 anni è impegnata nel territorio veronese, portando avanti progetti anche di inclusione sociale tramite lo sport.Dopo la foto di gruppo con tutti i partecipanti, Datome ha dedicato alcuni momenti per le domande dei tecnici della società scaligera. Un momento di confronto e di dialogo per scoprire fino in fondo i valori alla base di questo sport, dalla voce di un esempio sul parquet di sportività e correttezza.

“È bello far divertire i ragazzi – ha sottolineato Datome – farli avvicinare ancora di più alla pallacanestro. Per me giocare, nel minibasket, era la cosa più bella che potessi fare, era divertimento puro. So che per i genitori portare i figli a fare sport può essere un sacrificio, ma è un investimento per le persone che diventeranno, perché lo sport insegna valori, come il rispetto dei compagni, di allenatori e arbitri che rimangono tutta la vita. L’anno scorso la partita della nazionale femminile di pallavolo in Arena è stata una bellissima idea, perché no per una partita di basket. C’è bisogno di fare qualcosa di diverso e ben vengano idee e spunti che provengono da altri mondi”.

 
 

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