Fusione Agsm-Dolomiti, si scoprono le carte

 
 

La trattativa che dovrebbe portare Agsm ad una fusione con Dolomiti Energia, gruppo trentino presente in tutta la filiera energetica e tra i primi produttori di idroelettrico in Italia, sta entrando nella fase conclusiva. Scade infatti il 31 ottobre l’esclusività di trattativa tra le due società sottoscritta lo scorso 21 giugno all’interno di un memorandum che presentava il progetto di “dar vita ad un nuovo soggetto di riferimento nel territorio del Nord Est in grado di cogliere le opportunità di crescita derivanti dall’attuale contesto normativo e di mercato e di rappresentare un eventuale polo di aggregazione per altre realtà limitrofe”. L’ipotesi del nuovo polo energetico dovrà essere discussa e approvata dagli organi societari competenti e dalle amministrazioni pubbliche per prendere una forma concreta entro fine ottobre. Proprio la politica locale avrà un peso rilevante nel giudicare se il matrimonio s’avrà da fare; la proprietà di Findolomiti Energia, che controlla la società oggetto della fusione, è distribuita equamente tra i comuni di Rovereto e Trento e la Provincia Autonoma tridentina. Se nel capoluogo sembrano vedere di buon occhio la fusione, da Rovereto emerge una certa prudenza, che va ricondotta alla preoccupazione di perdere l’autonomia di carattere locale che ha sempre contraddistinto l’azienda trentina. Sul versante scaligero la situazione è sicuramente più facile da gestire in quanto l’assetto societario di Agsm, vede un socio unico della capo-gruppo che la controlla, che è il Comune di Verona.

Dolomiti Energia, realtà da 1,3 miliardi di fatturato e 1400 dipendenti, attraversa un periodo di flessione degli utili e ha un rischio connesso al rinnovo delle concessioni idroelettriche, che scadono nel 2019, e proprio la fusione con Agsm potrebbe ridare vigore alla società trentina in vista della gara di assegnazione delle concessioni stesse. Il Gruppo Agsm, con un fatturato 2015 di 800 milioni e 1600 dipendenti fornisce servizi essenziali per il cittadino e per lo sviluppo delle imprese, degli enti, delle istituzioni e del territorio. Il Gruppo si occupa di produzione e distribuzione di energia elettrica, calore e teleriscaldamento, distribuzione di gas, illuminazione pubblica, servizi smart di telecomunicazioni.                                           All’interno di un quadro nazionale altamente competitivo, in cui il rischio per le due società è quello di restare schiacciate dai due colossi multiutility A2A ed Hera è sicuramente alto, il presidente di Agsm Fabio Venturi vede questa possibile aggregazione come l’occasione per creare potenzialmente il terzo o quarto gruppo italiano dell’energia. Nel frattempo gli advisors incaricati dalle due società capogruppo sono al lavoro per verificare l’effettivo valore di conferimento e quali rami d’azienda hanno una reale possibilità di integrazione.

 
 
Lorenzo Dalai, nato a Verona, laureato in filosofia, sono sposato con Marilisa e ho tre figli. Sono stato responsabile dell’organizzazione aziendale di una catena di supermercati e Consigliere provinciale dal 2009 al 2014. Dal 1980 al 1988 Consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, Attualmente Consigliere comunale ad Erbezzo.

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