Disservizi Ulss20: codice deontologico violato

 
 

Egregio direttore,

sono a segnalare un episodio che mi ha coinvolto stamane 11 ottobre alle ore 10.05 presso il distretto sanitario di Via Poloni aVerona.

Il mio medico di base, Dott.ssa Rita Vaccari, che legge in copia, mi ha prescritto una visita fisiatrica per un problema afferente una alterazione/cedimento della muscolatura facciale , probabilmente causata da passate (2013) ischemie e una nevralgia del trigemino, che sarebbe meglio stata valutata da uno specialista fisiatrico per farlo interessare per una eventuale azione di ripresa del tono muscolare nella rima della bocca.

Non visitandomi e leggendo solo alcune risposte di diagnosi strumentali di quel periodo, che ho prodotto stamane, la Dott.ssa Irma Perotti, con estrema durezza, tono della voce secco e assolutamente indispettita, alla presenza anche di mio marito Massimo Recchia presente nel suo ambulatorio, dichiarava che “non si può fare nulla perchè sono cose vecchie”. 

Poi, mentre gli chiedevamo una consulenza (e non una soluzione) ed almeno la visita del mio volto, la risposta è stata: “cosa vuole che le faccia io?”.

Senza cambiare idea e con il solito tono risoluto, negava una seconda volta di visitarmi. Mi sono quindi sentita trattata indecorosamente e malamente, sia come paziente che come persona.

Dopotutto era una semplice visita fisiatrica a pagamento. Almeno credevo lo fosse..

Cordiali saluti

Paola Vido

 
 

4 COMMENTI

  1. Buongiorno, confermo simile trattamento se non addirittura peggiore
    Riservato a mia madre.
    Secondo il mio modesto parere, persone come questa, senza una vera etica professionale, non dovrebbero lavorare con pazienti.
    Cordiali saluti

  2. Buongiorno. confermo il tono arrogante e maleducato della dottoressa, a tal punto che le ho detto che sarei uscita dall’ambulatorio se non avesse cambiato tono. Non mi ha lasciato spiegare le mie problematiche adducendo il fatto che già aveva capito tutto dai miei incartamenti. e, cosa che mi ha lasciata basita, ha insistito perchè le terapie che mi prescriveva potevo effettuarle tranquillamente presso studi privati di cui paventava la grande amicizia con il responsabile di dette strutture. Questa persona dovrebbe imparare ad essere più umana verso i pazienti visto la professione che svolge. Vergogna.

  3. Non solo confermo ma rincaro la dose attribuendo a codesta pseudo dottoressa una buona dose di maleducazione e di cinismo.
    È venuta a casa mia per visitare mia moglie la quale per una lunga degenza per malattia oncologica, avrebbe bisogno di un fisioterapista affinché possa acquistare un po di muscolo che ha completamente perso, ebbene è salita già sbraitando perché abito al 2 piano senza ascensore, e aprendo le finestr perché a parer suo il palazzo puzzava di chiesa (odori che provengono dal cortiletto pieno di varie piante), non la faccio lunga ma stavo quasi per cacciarla di casa per quanto mi ha infastidito la sua prosopopea non ha visitato mia moglie che secondo lei, solo perché si reggeva a stento in piedi, la paziente deambulava e aveva solo bisogno della carrozzella, sembra una barzelletta ma non lo è.
    Lo liquidata dopo che aveva stilato una specie di referto che mi accingo a portare alla ulss e parlare con il responsabile e dirgli a quattro occhi cosa ne penso e cosa dovrebbe fare per tutelare i pazienti che malaguratamente capitano in mano, ripeto, alla pseudo specialista.

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