D’Arienzo: Fondazione, situazione drammatica, intervenga il Ministro

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo D’Arienzo, Senatore del Partito Democratico.

Non bastavano le criticità create dal sindaco con la nomina di dirigenti che si azzuffano tra loro, adesso questa tegola rischia di assestare il colpo di grazia per la Fondazione rispetto alla quale sono state disattese tutte le promesse fatte. 

Mi sembra di vivere sulla luna, ma tutti sappiamo che se negli anni 2014 e 2015 non è stato raggiunto il pareggio di bilancio molto è dovuto al mancato versamento per parte del Comune dei rimborsi dovuti a norma di legge per rendere il monumento arena un teatro idoneo. Infatti, come è noto, per tale allestimento e disallestimento il costo annuale è individuato nel piano Bray in 1.100.00 che non risultano essere stati versati, salvo il 2017, 

Grave anche che i sindacati non siano stati coinvolti in ordine alla vicenda sin dal momento in cui si è manifestata, nonostante nell’accordo del 15.06.2016 risulti espressamente previsto che trimestralmente la parte sindacale doveva essere informata dell’andamento economico rispetto al piano cd. Bray.

Ormai è chiaro: il Comune di Verona non ha le capacità adeguate alla sfida economica e non, che la Fondazione deve affrontare. A conferma, la constatazione che ad oggi non risulta pianificata e confermata la programmazione artistica invernale al Teatro Filarmonico con conseguenze ipotizzabili sulla vendita di abbonamenti, biglietti, sull’affezione del pubblico e su quel rilancio che di fatto è millantato, ma non perseguito.

Temo che questa tegola possa compromettere un’importante risorsa culturale del Paese. Per questo ho subito presentato un’interrogazione al Ministro chiedendo: 

• se abbia confutato le tesi evidenziate nella Determinazione nr. 58 del 5 giugno 2018 o, pertanto, se abbia intenzione di farlo, 

• se abbia mai risposto alla nota nr. 011412 del 24.09.2018 della Ragioneria Generale dello Stato, 

• le modalità con le quali si ritiene di intervenire per salvare la Fondazione Arena di Verona – ivi compresa l’eventualità del commissariamento – dal sicuro collasso economico e gestionale verso il quale le scelte fatte finora la stanno conducendo,

• se all’atto della richiesta di adesione alle previsioni della Legge 208/2016 il Ministero o il Commissario straordinario, abbiano osservato la problematica dell’erogazione dei premi aggiuntivi erogati negli anni 2014 e 2015, 

• di conoscere ogni altra iniziativa ritenuta utile per salvare la Fondazione Arena. 

 
 

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