Contenimento consumi idrici, il Comune disciplina le procedure

 
 

E’ stato approvato dal Consiglio comunale, con 24 voti favorevoli e 8 astenuti (Adami, Bertaia, Bisinella, Mariotti, Pisa, Russo, Sboarina, Tosi), il ‘Codice di auto disciplina sui consumi comunali idrici da rete acquedottistica’, costituito da dodici articoli, che stabilisce la procedura che ciascuno dei Comuni dell’ATO Veronese adotta al fine di contenere i propri consumi di acqua potabile prelevata dall’acquedotto.  

Il testo definisce in particolare le competenze che sono attribuite al Comune, tra le quali la procedura per gestire i consumi comunali di acqua potabile interrompibili (innaffiamento giardini pubblici, campi sportivi, ecc.) che saranno ridotti via via che peggiorerà la severità idrica e un piano di manutenzione per ricercare le perdite negli impianti comunali, oltre all’impegno per le amministrazioni ad individuare, laddove possibile, fonti alternative all’acqua potabile.    

“L’acqua è oggi più che mai una risorsa che non può e non deve essere sprecata – ha evidenziato l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari -. Siamo stati storicamente abituati a considerare abbondanti le risorse idriche, ma la crisi climatica in corso ci obbliga ad un approccio diverso, di massima tutela e di riduzione dello spreco idrico. La delibera di oggi l’inizio di un percorso che dovrà necessariamente proseguire con l’adozione di pratiche e provvedimenti specifici corrispondenti ai vari livelli di scarsità idrica. Un primo passaggio per avviare una più ampia discussione sul tema, non solo sulle infrastrutture idriche ma anche su tutti gli strumenti complementari per la lotta allo spreco, a partire da quelli tariffari”.  

Nulla di fatto invece per la nomina dei componenti nel Collegio dei Garanti. Nella votazione a scrutinio segreto non è stata infatti raggiunta la maggioranza di due terzi dei componenti dell’aula, necessaria per la loro elezione.  

Candidati: Mattia Cavaleri (24 voti) – Emilia Greco (24 voti) – Carlo Trentini (24 voti). Votanti 33, 5 schede bianche e 3 nulle.   Il  Collegio dei Garanti  e’ composto da tre membri scelti tra magistrati anche a riposo, professori ordinari di università di discipline giuridiche o avvocati con almeno dieci anni di esercizio.

Le candidature possono essere presentate dai Consiglieri comunali, dall’Università, dal Tribunale di Verona, dall’Ordine degli Avvocati di Verona, nonché da associazioni nazionali, regionali e locali.   I Garanti, che eleggono nel loro seno il Presidente, durano in carica tre anni e possono essere rieletti per non più di due mandati consecutivi.    

 
 

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