Comune virtuoso nella lotta all’evasione. Aumentano i fondi per le Circoscrizioni

 
 

Con la previsione di recuperare due milioni di euro di gettito dall’IMU rispetto al 2023 e l’aumento di circa sei milioni di euro dalla tassa di soggiorno, il Comune di Verona si conferma virtuoso nella lotta all’evasione fiscale e all’elusione fiscale.

Le cifre emergono dal bilancio di previsione in discussione in questi giorni a Palazzo Barbieri.

«Sono interessanti le entrate di circa sette milioni di euro previste dal sistema dei Musei civici e di 1,8 milioni dalla Verona Card, che pure in questo caso sono in aumento. È la testimonianza di come sia possibile scommettere anche economicamente sul settore culturale», afferma Giacomo Cona, consigliere comunale di Traguardi e vicepresidente della Commissione Bilancio.

E mentre l’addizionale IRPEF e la No-tax Area per le famiglie con un reddito non superiore ai 12mila euro non vengono ritoccate, il Comune aumenta i contributi alle Circoscrizioni, che riceveranno circa 300mila euro in più ciascuna, a fronte di un aumento (pari a 220mila euro) che già si era registrato un anno fa.«È importante sottolineare come tutte le spese e gli investimenti delle politiche sociali e abitative rimangano stabili nonostante il netto taglio governativo di 1,8 milioni di euro nel supporto alla casa. Su questo si sta lavorando con molta convinzione perché il tema è prioritario», afferma Cona. «Importante poi puntare sulle fonti di finanziamento UE, sia quelle dirette che quelle strutturali regionali, che stiamo definendo con una strategia multisettore tra i vari assessorati e la delega alle Politiche europee». In particolare poi il bando UE Urbact vinto a maggio porta al Comune di Verona 200mila euro da investire in politiche giovanili, sport e rigenerazione urbana.

 
 

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