Bozza, “Escalation di criminalità, il sindaco non controlla più la città”

 
 

“Da oltre due anni denuncio l’irrefrenabile escalation di insicurezza che c’è a Verona. La violenta rissa alla stazione è solo l’ultimo di tanti fatti che si ripetono ormai quasi quotidianamente. Gli atti di vandalismo e le aggressioni nei quartieri, le baby gang che hanno colonizzato parte del centro storico e non solo, gli sbandati ai giardini di Piazza Bra e lo stato in cui versa la stazione di sera, sono la drammatica mappa di una situazione che è totalmente sfuggita di mano. In questi anni è mancata, a monte, sul piano politico, una vera strategia e azione dell’amministrazione comunale in fatto di sicurezza”.

A denunciarlo il Consigliere regionale e comunale Alberto Bozza, che ha più volte sollevato il tema e proposto – anche con mozioni in Consiglio comunale e di Circoscrizione – di aumentare i controlli e gli investimenti per politiche di sicurezza nelle circoscrizioni.

“Si sono persi persino i fondamentali del buon amministrare – dice BozzaI quartieri ma anche alcuni tratti del centro sono bui, poco illuminati, e ci sono zone critiche ancora sprovviste di normali telecamere. Inoltre il Sindaco non ha agito per incrementare il presidio del territorio. Occorre una migliore sinergia con Polizia Locale e Forze dell’Ordine e sottoscrivere delle convenzioni con la vigilanza privata qualora il personale fosse insufficiente. E usare la tecnologia, che oggi permette di risolvere il problema, o quantomeno di creare dei forti disincentivi alla criminalità urbana. Penso a un grande piano d’investimento sulla videosorveglianza di ultima generazione, come fatto dal Comune di Venezia con la control room. Oggi con le nuove tecnologie è possibile organizzare un sistema di monitoraggio all’avanguardia e in tempo reale, così da poter intervenire immediatamente. Andrà realizzato con il supporto di Agsm, i cui vertici in questi anni non hanno inciso e supportato l’azione necessaria e sono rimasti a guardare”.

 
 

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