Preoccupazione per i dipendenti di Elcograf: Sciopero in arrivo

 
 

“L’attuale situazione attraversata dalla Elcograf è assolutamente preoccupante”.

Così Nicola Burato di FISTel CISL Verona, che spiega i motivi di una futura incidenza negativa sulla Società, a rischio di chiusura di stabilimenti.

“L’Azienda – continua -, nell’ambito dell’incontro di Gruppo tenutosi lo scorso 12 aprile, ci ha formalmente comunicato che l’andamento del M.O.L. dei primi due mesi del 2019 è in perdita per oltre 3.5 milioni euro e che, se tale andamento dovesse perdurare, non vi sarà altra scelta che ridurre il perimetro aziendale, con la chiusura di uno o più stabilimenti produttivi, tra i quali in primis Verona Rotative e Melzo.

Tale drammatico stato di cose è conseguenza diretta della perdita dei volumi legata al Cliente Mondadori, il quale a partire da dicembre 2018 ha cominciato ad assegnare commesse di periodici e libri ad altri stampatori, come i lavoratori hanno potuto verificare con i loro occhi, ciò malgrado il contratto in essere con Elcograf.

Non è nostro compito giudicare se vi siano o meno i fondamenti giuridici che Mondadori accampa per la scelta fatta. Quello che ci preme sottolineare è che tale linea di azione, portata avanti da un Cliente che rappresenta oltre il 50% del fatturato globale di Elcograf (che in qualche stabilimento raggiunge il 60% se non l’80% del fatturato) ha conseguenze sociali devastanti.

Da  ciò che sappiamo, il contratto avrebbe dovuto restare in vigore quantomeno fino al termine del 2021, e anche oltre attraverso un meccanismo di rinnovo a parità di condizioni di mercato. 

L’uscita dal contratto, dovesse definirsi, metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro.

E’ nostra intenzione, pertanto, riportare al tavolo le parti interessate affinché si raggiunga un compromesso che salvaguardi la sopravvivenza delle famiglie coinvolte in Veneto, come in Lombardia o Trentino, considerando non solo l’aspetto economico ma anche quello sociale.

Per far ciò non mancheremo di attivarci a tutti i livelli, portando all’attenzione della Politica locale e non, un problema che ha dimensioni sociali rilevantissime.

Purtroppo, tuttavia, il tempo stringe e bisogna attivarsi subito se vogliamo evitare scelte irreversibili e devastanti per i territori interessati”.

 
 

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