Olfactory, il risveglio dei sensi è a Castelvecchio

 
 

Olfactory, il risveglio dei sensi, in scena, anzi in tavola, per la prima volta in Italia, a Verona. 

La scienza ci dice che le persone ricordano il 35% di ciò che annusano rispetto al 5% di ciò che vedono, è un dato sorprendente, significativo di quanto l’olfatto sia un senso fondamentale.

Nοεῖν, il verbo greco che significa ‘conoscere’ ha la sua radice etimologica in ‘snif’, ἐνόησεν ‘annusare’, l’olfatto quindi, come prima forma di conoscenza di ciò che ci circonda.

Nulla come i profumi e gli odori evoca sensazioni, luoghi e atmosfere. Arancio e cannella ci ricordano il Natale, i popcorn il cinema, il profumo di biscotti la loro fragranza e il loro sapore…  

E’ la memoria olfattiva, in grado di risvegliare i sensi, vivificare i ricordi e le emozioni, le sensazioni che li accompagnano, annusare è, appunto, la prima modalità che abbiamo di sperimentare, conoscere il mondo.

Questa l’idea alla base di un nuovo format esperienziale, ideato da 5hats, società specializzata nella creazione di eventi, in collaborazione con “The Merchant of Venice” leader indiscusso a livello mondiale nell’universo di profumi, che verrà presentato per la prima volta in Italia il 23 settembre, al Circolo Unificato di Castelvecchio.

“Grazie alla sensibilità e alla professionalità del Maestro Profumiere Giancarlo Ottolini, di un Sommelier della Fam. Tommasi, del talentuoso Chef Daniele Riccardi e del nostro creativo Barman Fabio Di Pietro – abbiamo costruito un’esperienza unica, esclusiva, destinata a non esaurirsi nel tempo della sola cena. – esordisce così Andrea Pilotti, AD di 5Hats, raccontando di Olfactory Experience – e volevamo che ad ospitarla fosse il Circolo Unificato di Castelvecchio, all’interno del Progetto ‘Adotta Castelvecchio’. Perché pensiamo possa rappresentare la nuova idea di ‘intrattenimento’ che il Circolo e il suo direttore, il Tenente Colonnello Danny Cardone, vogliono offrire alla citta di Verona. Qualcosa di indimenticabile come il luogo che ci ospita.

Ma cosa avrà di così straordinario questa cena?

“E’ la prima volta che in Italia si propone una cena-evento costruita in questo modo. Ogni portata, delle sei di cui è composto il menù di Olfactory, verrà introdotta e preceduta dall’esperienza della conoscenza della nota olfattiva dominante, in modo sempre nuovo, diverso e sorprendente – spiega Andrea Pilotti – bastoncini, fazzoletti, carte profumate, decanter… permetteranno di ‘ascoltare’ le note profumate. La percezione olfattiva verrà esaltata di volta in volta dalle scelte di Chef, Sommelier e Barman, quindi in ciò che il percorso guidato offre da mangiare e da bere. Vini e cocktail o acque aromatizzate per chi non ama gli alcolici”.


Il maestro Ottolini accompagnerà i commensali nel suo mondo, introducendoli all’universo dei profumi, insegnando a percepire note e profondità altrimenti sconosciute. “E tutto per sei note, ad accompagnare le portate, le prime due chiamate di testa – continua Andrea Pilotti – le altre due cosiddette di corpo o di cuore, per finire con le ultime due, di coda”.

Protagonista l’olfatto, ma ad essere coinvolti e carezzati saranno anche gli altri sensi, la vista, il gusto, il tatto e non verrà trascurato nemmeno l’udito. “E’ stato studiato un menù musicale, ispirato alle note scelte, un’arpa e un violino accompagneranno la cena e la lettura di alcuni brani tratti, ovviamente, da ‘Il Profumo’ di Suskind. Sarà una sorpresa anche per me – confessa Andrea Pilotti – E’ un’esperienza unica, elaborata per aprire o ri-aprire alla consapevolezza dei propri canali sensoriali. Creata per riscoprire le nostre potenzialità percettive”.

Una cena esclusiva, anche nel costo. “Si, lo so, la proposta non è per tutti e può sembrare onerosa – ammette Andrea Pilotti – ma Olfactory non è una semplice cena, è un’esperienza, paragonabile a quelle che solo Ristoranti d’elite possono offrire e il fine è nobilmente culturale: contribuire ai lavori di manutenzione del Circolo. La cena avrebbe un costo addirittura maggiore, non fosse per l’intervento degli sponsor. Il nostro primo obiettivo è contribuire a diffondere le nuove frontiere del food&beverages, come volano economico turistico e culturale. Vorremmo che Verona avesse in questo il ruolo che merita, a partire da Castelvecchio”. 

Per informazioni e prenotazioni inviare una e-mail a: [email protected] o telefonare a 3887553050.

 
 

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