Fondazione Arena: Sindacati ancora a muso duro (tranne la CISL)

 
 

Le rappresentanze sindacali di Fondazione Arena SLC CGIL UILCOM UIL FIALS CISAL, informano che continua la mobilitazione e l’impegno, così come le assemblee dei lavoratori hanno indicato.

“Nessun elemento nuovo e concreto – si legge in una nota – è finora sopraggiunto se non la promessa di risorse e finanziamenti di cui sentiamo parlare fin da troppo tempo.

Riteniamo peraltro che il denaro, pubblico o privato che dovesse entrare dovrà essere usato con quella visione di prospettiva alla qualità e al rilancio di Fondazione che ad oggi è mancata e che in tutto questo anno abbiamo visto degradare continuamente negli indirizzi e nella gestione del Gruppo dirigente.

Ai tanti incontri ed audizioni che abbiamo sostenuto con politici e amministratori di ogni pensiero e appartenenza politica si aggiungerà, il prossimo 17 dicembre, un incontro con parlamentari consiglieri della nostra regione e del Comune di Verona.

Contestualmente una delegazione si rivolgerà direttamente al Ministro Bonisoli per evidenziare come il percorso di risanamento e di rilancio stia trovando, proprio nei modi e sistemi di conduzione di Fondazione Arena, le sue più forti criticità.

Sorprende non poco invece la posizione emersa dalla stampa di ieri della posizione del Segretario Confederale della Cisl. Pur nel rispetto di altre opinioni, anche dissimili da quelle di tutte le altre OOSS, della maggioranza delle RSU e del voto assembleare dei lavoratori, siamo sopresi ed indignati dalle parole utilizzare rispetto alla unilaterale sospensione di un concerto da parte di Fondazione.

Il concerto è stato infatti sospeso adducendo a sua causa la mancata prova conseguente allo sciopero.

Ben altri erano i motivi e le carenze avvenute, a partire dalle defezioni dei solisti, più volte modificati negli ultimi giorni.

Se poi una sola ed unica prova fosse stata dirimente, la dice lunga sulla considerazione artistica che Fondazione ha dei propri dipendenti, piuttosto che del nostro pubblico.

A Castellani chiediamo: avremmo forse dovuto dunque scioperare su una mancata richiesta di prestazione? Sarebbe un inedito nella storia universale del sindacato….

Mai si era visto usare tra organizzazioni sindacali termini e concetti a questo livello di verità, di stile e di contenuto. Un livello che non intendiamo seguire e la cui responsabilità rinviamo al Sig. Castellani e alla sua organizzazione.

Le problematiche più volte esposte, gli innumerevoli tentativi di trovare ragionevoli accordi sulle principali tematiche, le enormi contraddizioni apertesi in seno al gruppo dirigente e tra questo e i lavoratori sono argomenti sufficienti a cogliere la coerenza con la quale i lavoratori i loro rappresentanti conducono da tempo l’impegno per la salvezza e il rilancio di Fondazione”.

 
 

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