Munari e Vitale si presentano ai tifosi

 
 

Le principali dichiarazioni del nuovo centrocampista gialloblù Gianni Munari è del neo terzino Luigi Vitale.

«Il mio ritorno? – dice Munari – Sono felicissimo perché ho lasciato un bel ricordo e ho avuto bellissime soddisfazioni qui. Posso portare esperienza ma non solo, mi sento bene fisicamente e posso dare tanto ancora. Il Verona di oggi? La squadra è stata fatta nel migliore dei modi, i giocatori ci sono, il mister lavora molto e se è mancato qualche punto bisogna risolvere immediatamente perché febbraio e marzo sono due mesi fondamentali. Bisogna essere tutti uniti verso un unico obiettivo. Negli ultimi anni tutte le squadre sono molto preparate, c’è meno qualità e si tende più a difendere: e per il nostro modo di giocare è più difficile. Ma se una squadra viene costruita per stare tra le prime deve fare sempre qualcosa in più. I tifosi? Il pubblico è tra i più passionali d’Italia, noi dobbiamo essere tutti quanti uniti: lo scorso anno, a Parma, di questi tempi eravamo quasi fuori dai playoff e poi si è visto come è finita. Io sto bene, sono carico e voglio andare fino in fondo. L’importante è cercare di procurarci quelle vittorie che danno la sicurezza mentale per arrivare fino in fondo: non bisogna pensare in negativo e cercare il pelo nell’uovo, c’è ancora tempo e va sfruttato nel modo giusto perché può darti opportunità grandissime. Cosa ci serve? È fondamentale ritrovare la sicurezza nei risultati, perché giocare in casa in uno stadio come Verona deve essere uno stimolo in più a trovare la vittoria».

«La trattativa? – chiarisce invece Vitale –Appena mi è stato comunicato l’interesse del Verona ho accettato subito, la cosa non si sbloccava semplicemente perché la Salernitana cercava prima il sostituto. Il mio ruolo? Sono più un giocatore di spinta che di copertura, ma come in tutte le cose ci vuole equilibrio. Il trasferimento? A Salerno sono stato bene per 3 anni, abito lì vicino, ma nel momento in cui arriva un’offerta del genere dall’Hellas non si può rifiutare. Qui ci giochiamo qualcosa di importante ed è uno stimolo che a me serviva. L’intesa con Di Gaudio? Quando si fanno le cose che si provano in allenamento viene tutto più facile, non bisogna inventare nulla».

Foto: Francesco Grigolini

 
 

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