MURA tra porta Vescovo e porta Nuova: intervista esclusiva con Francesco Chiàntera

 
 

Francesco Chiàntera è l’appassionato presidente e curatore del Museo della Radio, una delle perle nello scrigno culturale della città di Verona, dal 2000 patrimonio Unesco: con impegno porta avanti progetti per valorizzare la collezione, in un’ottica di fruizione e ricaduta collettiva.

In attesa del trasloco in porta Nuova, previsto per la primavera 2021 a conclusione dei lavori di restauro, Lei ha richiesto una collocazione provvisoria in porta Vescovo: un modo per non lasciare nell’ombra la collezione fino a quella data e per riqualificare un sito ora in degrado?Aspettando il nulla-osta per poter iniziare i lavori di restauro interno della monumentale porta Nuova, il mio intento, portato avanti nei 20 anni di vita del Museo della radio (chiuso forzatamente dalla dirigenza dell’istituto Galileo Ferraris, purtroppo con danni economici e d’immagine creati non solo al museo stesso, ma al turismo di Verona legato alla VR card) è dare alla mia città una risorsa culturale e sociale: come per porta Nuova, dico Cultura contro Degrado, e, fidatevi, vince sempre la Cultura. Porta Nuova sarà riqualificata e rivalorizzata con la prossima  apertura di MURA, il museo più importante dedicato alla radiocomunicazione mondiale, che proietterà Verona come simbolo della comunicazione tecnologica: è stata un’idea vincente, perchè non riproporla su porta Vescovo, altra zona delicatissima, sempre sottovalutata e ora lasciata quasi morire? Non ci sto, porto avanti la volontà di crearvi un percorso museale permanente, in attesa di porta Nuova, dedicato a Verona, ai veronesi e ai visitatori della nostra città unica. Uno spazio aperto ogni giorno, gratuito, inclusivo, con lo scopo di riqualificare una zona e un monumento patrimonio Unesco sulla carta, ma mai realmente tutelato e reso fruibile a tutti i cittadini, come dovrebbe essere“.

Torino, bruciata la Cavallerizza reale, patrimonio Unesco: un monito su cosa può accadere nel caso di gestioni trascurate?Ribadisco #CulturaControDegrado: questa è la linea guida per evitare disastri a causa di incompetenze o indifferenze rispetto al destino di patrimoni dell’umanità come questo. Il fatto di Torino mi ha lasciato allibito, lo ritengo un fallimento culturale e sociale che si sarebbe potuto evitare con una  – credo – ovvia attenzione in più. Privati e amministrazioni dovrebbero operare uniti per il bene comune: non è una missione impossibile, basta ragionare con lungimiranza e buon senso“.

Un’opportunità per concretizzare questi obiettivi di fruibilità potrebbe essere prolungare gli orari di apertura dei musei?Assolutamente sì: un museo aperto fino a tardi incrementa la scelta intrattenitiva in una città, nelle zone a rischio evita il degrado e, pensando a modi coinvolgenti, attrae la cittadinanza in modo intelligentemente alternativo. Un museo aperto anche dopo cena dovrebbe essere la normalità, non un evento spot, senza continuità; Valencia, la città della scienza, é vissuta dai valenciani tutti i giorni in tutte le ore, regolarmente: credo che, col patrimonio museale che abbiamo in Italia, dovremmo farne esempio. Invece mettiamo il freno della mancanza di fondi, dell’incertezza sull’affluenza… No: va cambiato il modo di far cultura, va ridotto il gap tra visitatore e museo, che deve diventare una bella abitudine come andare al bar a prendere un caffé. Inoltre va cercata coesione tra i vari musei, creando percorsi paralleli e scambi di visibilità, così potremmo migliorare e alzare l’asticella: facendo rete“.

Tornando a bomba, a che punto sono i lavori in porta Nuova? Tutto in tabella di marcia?Al vaglio del comune ci sono la concessione temporanea per porta Vescovo e il nulla-osta per inizio lavori interni a porta Nuova (iniziati esternamente lo scorso febbraio), che l’associazione Museo della radio desidera supportare, per percorrere una strada comune con l’amministrazione ed arrivare ad una fruibilità totale, dalla bellezza esterna alla visita interna. Non mi stanco di ripetere che il Museo della radio vuole essere una risorsa socio-culturale per tutti: veronesi e turisti. Speriamo nella concessione di porta Vescovo, sia per una vera e propria emergenza locativa, sia per la zona stessa: noi mettiamo cultura e riqualificazione, altri ci mettano la celerità e diano realtà ad un progetto pensato per la città. In tutto ciò, voglio ringraziare particolarmente l’assessore patrimoniale di riferimento con la dirigenza di settore e l’attuale amministrazione, che ha sempre supportato richieste importanti e, a volte, di difficile esecuzione“.

Uno sguardo alla collezione: nuove acquisizioni?Acquisto molto importante, che va a completare la teca dedicata a Olympia 1936 – Radio Olimpiadi di Berlino, è la foto autografata di Jesse Owens e il biglietto della giornata inaugurale di Berlino, 1 agosto 1936, unico esemplare in circolazione. Questi cimeli saranno tra quelli selezionati per essere esposti nel 2021 al MURA di porta Nuova“.

Chiàntera sarà tra gli ospiti del prossimo Festival della scienza, manifestazione che sarà inaugurata a Verona il 15 novembre, presente  Umberto Guidoni: l’intervento è in programma per martedì 19 novembre, ore 18.30 in sala Poppy, free entry e special guest l’antenna direzionale di Marconi, icona del MURA.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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