Esu: aperti i bandi per la richiesta di alloggio

 
 

Scadrà il prossimo 21 agosto il bando per l’assegnazione di alloggi Esu, destinati agli studenti “borsisti” fuori sede, dell’Università di Verona.

Contemporaneamente, è aperta anche l’iscrizione alla graduatoria di posti Esu per quegli studenti che non rientrano nei parametri riservati ai “borsisti”. Per tutti, complessivamente, Esu Verona mette a disposizione 423 posti alloggio per il prossimo anno accademico, all’interno delle sue strutture, localizzate in prossimità dei poli universitari di Veronetta e Borgo Roma.

“I posti alloggio – spiega Gabriele Verza, direttore Esu Verona – sono assegnati in ordine di graduatoria, prima agli studenti in possesso dei requisiti di reddito e merito, successivamente agli altri. La domanda può essere presentata anche da chi ancora non è iscritto all’università perché, ad esempio, deve sostenere i test d’ammissione, e da chi non rientra nei parametri di reddito previsti dal bando”.

Nello specifico, Esu Verona lo scorso anno ha destinato 202 posti letto per studenti “borsisti”, cioè quegli studenti che per merito e reddito hanno diritto a godere di borsa di studio, 151 posti letto per “non borsisti”, 39 posti per gli studenti in mobilità internazionale (Erasmus) e altri 31 per visiting professor o esterni.

Le tariffe previste per un posto alloggio Esu variano da un minimo di 88,20 euro al mese, per un letto in camera tripla, ad un massimo di 230 euro per la singola, costo utenze comprese. Agli studenti borsisti, assegnatari di posto alloggio, viene invece trattenuta una somma (cifra massima di 1500 euro l’anno), dall’ammontare della borsa di studio.

Complessivamente, per l’anno accademico 2015/16, gli studenti fuori sede “borsisti” erano 359, di questi, però, solo 200 hanno fatto richiesta a Esu Verona per un alloggio. Le richieste di studenti che non rientravano nei requisiti di reddito, invece, sono state superiori alle disponibilità.

“In pratica – analizza il direttore Verza – ci sono studenti che, pur avendo diritto alla borsa di studio, dimostrano di poter accedere al mercato privato degli affitti, mentre c’è una fascia che apparentemente non rientra negli stretti parametri di reddito che, invece, ha bisogno di affitti calmierati per poter studiare. Sono soprattutto questi studenti che vanno sostenuti e, per questo, Esu Verona sta valutando, nella propria programmazione, di acquisire e organizzare nuovi posti letto”.

Un’attività quella svolta da Esu Verona che, tuttavia, non si limita solo a offrire alloggio agli studenti, ma che incide indirettamente anche sul mercato degli affitti.

“Per scelta – chiarisce Verza – Esu Verona mette a disposizione strutture in prossimità dei poli universitari. Questo serve a calmierare i costi degli affitti in quelle zone, ma anche a limitare l’incidenza del mercato nero in aree in cui la richiesta d’alloggio si mantiene comunque alta”.

 
 

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