SEO&Love, 600 partecipanti all’evento in Gran Guardia

 
 

Se oggi volessimo definire un tempo per il trend dei contenuti, questo è: futuro. I big della comunicazione digitale sono tutti daccordo: servono nuovi modelli comunicativi che sposino una comunicazione responsabile, etica e inclusiva. Ed è stato questo il messaggio lanciato dagli speaker presenti alla quarta edizione di SEO&Love, levento che ogni anno unisce gli innamorati del digital marketing di tutta Italia. Sabato 2 marzo il Palazzo della Guardia di Verona ha abbracciato 600 partecipanti di cui il 70% imprenditori italiani. Unaffluenza premiata con il lancio di anteprime di progetti, principi, innovazioni e ispirazioni.

Salvatore Russo, ideatore del SEO&Love ha messo a punto unedizione che ha saputo raccontare e definire concretamente nuovi percorsi comunicativi per le aziende.

La comunicazione dei brand, oggi, deve puntare allinclusività. Un punto fermo per Francesca Vecchioni, fondatrice di DiversityLab: «Non possiamo più parlare di minoranze. L‘impatto emotivo sulle persone è amplificato ed è ancor più importante dei dati.». Oggi, tre consumatori su quattro scelgono un brand che si dimostra sensibile all’inclusività. «Diversity is the new Darwinism» ha affermato la Vecchioni citando Arwa Mahdawi, brand strategy e contributor The Guardian.

Lapproccio allessere umano è diventato una necessità anche nel mondo finanziario. «Le economie attuali si muovono su una dimensione piana. Il nostro compito, oggi, è riportare al centro le persone in quanto individui in grado di agire per il proprio bene e per quello della comunità. Questa è leconomia sferica, quella che tiene conto del richiamo delle origini e della vocazione» sono state queste le parole di Oscar Di Montigny, chief innovation, sustainability & value strategy officer di Banca Mediolanum sul palco per ritirare il premio Comunicatore Universale. Al SEO&Love, Di Montigny ha lanciato ufficialmente Bye-Be Your Essence, un progetto che ha come obiettivo quello di donare al mondo idee che possano avere un alto impatto sul pianeta e sulla collettività. «Le due parole dordine sono innovazione e sostenibilità tenendo sempre a mente le 7P: Person, People, Partnership, Profit, Prosperity, Planet, Peace».

Come si può rispondere allesigenza di maggiore attenzione allindividuo e alla propria essenza? «Dobbiamo puntare sui nostri talenti e sulle soft skill», ne è sicuro Alessio Semoli, CEO di PranaVentures che ha affrontato il tema dellIntelligenza Artificiale dichiarando che non è positiva negativa ma che dipende dallindirizzo che intendiamo dargli. «Il nostro compito, oggi, è preparare il terreno e renderlo fertile. Questo è più che mai il momento di coltivare lintelligenza emotiva, il pensiero laterale, la flessibilità cognitiva, la leadership, il pensiero critico e lattitudine al problem solving».

Imparare a leggere e gestire le percezioni dei propri pubblici è la sfida di Andrea Fontana, sociologo della comunicazione e fondatore di StoryFactory, che ha scelto il SEO&Love per lanciare il Perception Management. «Non viviamo nel reale ma nel realistico: il racconto mediato del reale. La nostra percezione è influenzata dai contenuti: con unimmagine o un video mandi tutto allaria o riesci a importi sul mercato».

Brand Journalism può aiutare le aziende a dare significato e valore a dati e avvenimenti, creando fiducia e autorevolezza attraverso il racconto dei fatti riguardanti il brand. Ne hanno parlato Marco Bentivogli, Segretario Generale della Fim Cisl, Daniele Chieffi, giornalista e responsabile di Agifactory e Matteo Flora, CEO e fondatore di The Fool.

Luca La Mesa, Presidente di Procter&Gamble Alumni Italia ha condiviso per la prima volta con gli imprenditori presenti in platea il progetto #unadonazionecon. «Mi sono chiesto come poter rendere costruttivo il ruolo degli influencer. Le persone farebbero qualunque cosa per incontrare un personaggio che amano e seguono sui social: perché quindi non coniugare influencer e impatto sociale? La proposta di partecipare a una raccolta benefica di beni ricevendo in cambio un’esperienza con il proprio influencer preferito è un’ottima leva per sostenere progetti di qualunque tipo».

In questo 2019 le persone sono passate al centro: lempatia e lascolto non sono più approcci da sottovalutare. Nemmeno da parte di chi si occupa di informazione. È stato questo il dibattito costruttivo che ha coinvolto 250 giornalisti che hanno partecipato alla prima edizione del corso di SEO&Journalism condotto il 1° Marzo da Salvatore Russo e Giulia Bezzi. Organizzato in collaborazione con lOrdine dei Giornalisti del Veneto, il workshop è stato inserito nel percorso di formazione continua attribuendo 4 crediti ai partecipanti. Durante la giornata è emersa la necessità di comprendere meglio la rete per garantire un’informazione di qualità.

Il SEO&Love 2019 ha chiuso con una certezza: il business deve tenere conto dellanimo umano. Le macchine daranno risposte, ma spetterà sempre alluomo porsi le domande. Gli aspetti tecnici come lottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca dovranno sempre fare i conti con quelli empatici. Le aziende si mostrano sensibili a questi argomenti e i più grandi nomi della comunicazione digitale lo confermano. Questo è il momento in cui è possibile fare la differenza partendo dai contenuti e mettendoci amore e passione. Per il proprio lavoro, per i messaggi da divulgare e per la collettività che ascolta e decide a chi dare fiducia.

«Crediamo fortemente in questi nuovi modelli comunicativi, per questo io e Giulia Bezzi abbiamo fondato &Love, la società che si occupa dello sviluppo di progetti editoriali e contenuti online e di organizzazione di eventi, momenti in cui attirare l’attenzione su argomenti specifici e creare autorevolezza» ha affermato Salvatore Russo.

 
 

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