Regione Veneto: pochi i Comuni dotati di PEBA. Nuovi contributi da chiedere entro 15 giorni

 
 

I piani per l’abbattimento sono un obbligo di civiltà per garantire la fruibilità e la vivibilità dei nostri centri e di tutti gli spazi pubblici. La Giunta regionale del Veneto torna a destinare contributi ai Comuni del Veneto, perché si dotino di un “piano regolatore” al fine di abbattere le barriere architettoniche. 

Da una recente indagine della Regione Veneto risulta che siano circa 60 su 563 le amministrazioni comunali che si sono dotate di un PEBA, cioè di un Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, così come prevedono la L. 41/1986 e la L.R. Veneto 16/2007. Nel 2018, con analoga misura, erano stati stanziati 800 mila euro, ma le richieste da parte delle amministrazioni, tutte soddisfatte, sono state di appena 510 mila euro.

Stante la ridotta adesione da parte delle amministrazioni locali la Regione Veneto stanzia 500 mila euro (DGR n. 913 del 28 giugno 2019) per contribuire alle spese dei Comuni che predisporranno entro novembre un PEBA o che revisionino vecchi piani non più adeguati. A partire dal 2 luglio, data di pubblicazione dell’Avviso pubblico sul BUR (qui link), i Comuni veneti avranno 15 giorni di tempo per chiedere il cofinanziamento regionale e avviare così il lavoro di pianificazione o di aggiornamento del precedente piano.

Per incentivare anche i piccoli Comuni a dotarsi del  PEBA, la Regione ha previsto una duplice graduatoria: per i Comuni con meno di 10 mila abitanti il contributo regionale potrà arrivare a coprire sino al 60% dei costi sostenuti per la progettazione, mentre per i Comuni con maggiore densità demografica il contributo  non supererà il 20% della spesa. Infine, una terza graduatoria andrà a finanziare (fino al 20% della spesa) gli oneri progettuali di quei Comuni che, a distanza di 10 anni dall’elaborazione del primo piano, sono tenuti ad aggiornare il loro PEBA.

I Comuni che si saranno dotati del piano “anti-barriere” avranno la precedenza nell’assegnazione di contributi e riparti regionali per interventi e opere pubbliche.

Come sottolineato dall’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin “Gli incentivi della Regione hanno la funzione di sollecitare le amministrazioni locali ad adeguarsi ad un obbligo di legge. Il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche è uno strumento indispensabile per garantire che gli immobili pubblici siano sempre accessibili (…). I piani per l’abbattimento sono (…) un obbligo di civiltà per garantire la fruibilità e la vivibilità dei nostri centri e di tutti gli spazi pubblici”.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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