Paternoster: “Immigrati “portoghesi”, è caos a Verona”

 
 

L’appello parte dal Segretario Provinciale della Lega Nord di Verona Paolo Paternoster e va a chiamare in causa il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Il segretario leghista lancia da Verona un appello all’indomani dei fatti avvenuti ieri sulla linea ferroviaria del Brennero verso nord.

Nella mattinata di ieri, infatti, il treno di passaggio da Verona e diretto a Bolzano ha rallentato per qualche ora, creando ritardi in tutta la circolazione ferroviaria sulla tratta Verona-Bolzano, infastidendo e preoccupando i passeggeri a bordo.

La causa di tale avvenimento si è potuto intuire solo a Domegliara quando il personale di Trenitalia ha deciso di prolungare la sosta per prendere provvedimenti su un’ottantina di persone di origine africana sprovviste di biglietto che oltre a rifiutarsi di pagarlo si ostinavano a non voler scendere dal treno.

Inutile sottolineare i disagi e i conseguenti momenti di tensione creatisi con l’arrivo di qualche agente della Polfer, intervenuti a sedare gli animi, ma soprattutto ad evitare che i passeggeri sprovvisti di biglietto non salissero sugli altri treni in arrivo.

“Caro Renzi, tu che tutto puoi, sai e fai, dopo tutto quello che hai concesso a favore di questa immigrazione clandestina e selvaggia, per favore, fai anche un ulteriore sforzo: regala loro anche il biglietto del treno per varcare il Brennero, altrimenti i nostri poveri cittadini lavoratori, che il biglietto lo pagano, oltre alla beffa di vedersi rubare il posto a sedere da chi invece fa il “portoghese”, dovranno subire anche il danno di arrivare in ritardo o, addirittura, non arrivare proprio al lavoro o a scuola.

A buon diritto ritengo di essere alquanto preoccupato per la persistente grave situazione in cui versa sia la stazione di Porta Nuova che quella di Domegliara. Infuriato anche per l’assurda situazione in cui versa il personale ferroviario, che deve sopperire e sostituirsi alle mancanze del governo: come pretendere che questi lavoratori attuino quei controlli o quegli interventi che dovrebbe, invece, disporre un governo responsabile per mezzo delle forze di polizia a ciò preposte?

Lo avevamo già detto nei mesi scorsi: con la chiusura delle frontiere della rotta balcanica, il rischio era che l’Italia, vista la politica “dell’accogliamoli tutti” della coppia Renzi-Alfano, si sarebbe trasformata in un immenso campo profughi, e in particolare la nostra Città, in quanto immediatamente adiacente alla zona di frontiera austriaca, dove i clandestini li controllano e li rimandano indietro. Verona non merita di essere trattata alla stregua di un campo profughi”.

 
 

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