La Calzedonia sgambetta l’ex Giani (3-1)

 
 

Serena Turazzini 

Il tempo per prepararsi con tutta la squadra al completo, è stato effettivamente poco ma questo non conta perché stasera si gioca! Revivre Milano dall’altra parte della rete e coach Giani seduto in panchina. In palio la Final Four di Coppa Italia.

Si parte in ricezione e il possesso palla della compagine lombarda dura tanto quanto un primo tempo anticipato: molto poco! Pajenk rompe il ghiaccio ma subito dopo sbaglia la battuta. La squadra di casa fa fatica ad ingranare e il punteggio parla chiaro, inizialmente sotto 1-5 per poi peggiorare in 3-10 e Grbic è costretto a chiamare time out. Riesce a schiarire dalla nebbia le idee dei suoi gialloblù e questi gli rispondono riagganciando gli avversari: 12-13 il parziale. È Marr a firmare il punto del pareggio a metà partita, ma è Pajenk a siglare il primo vantaggio per i padroni di casa. E se la fortuna aiuta gli audaci, la palla di Spirito prima tocca il nastro e poi cade dove i bianco rossi non riescono ad arrivare. È su una scelta arbitrale che la Revivre Milano agguanta il 23-24 ci pensa poi Mengozzi, con il secondo muro punto a riportare in parità la situazione. Ma la Bluvolley perde il filo e non solo quello, 24-26.

Il secondo set procede punto a punto, mostrando però una maggior coesione da parte degli avversari. Ma la Bluvolley ha delle individualità che quando riescono, spiccano e tengono viva una partita un po’ in salita. 9-10 il parziale. Il match procede punto a punto portandosi alla parità sul 18. Marr al posto di un braccio ha il martello di Thor perché per terra fa dei buchi pazzeschi, non da meno l’americano Jaeschke che regala ai suoi il 23 a 22. Rientra capitan Birarelli in battuta ed è proprio lui a mettere in crisi gli avversari e il set si chiude 25 a 22.
Rientrano in campo due squadre che si rincorrono l’una con l’altra tra errori e giocate da campione il punteggio è sulla parità. Gli ingranaggi non sono del tutto collaudati, Grbic fa fatica a comunicare con i suoi e tramite qualche gesto si riesce a spiegare. Il punteggio vede avanti Verona di 2 punti (16-14) ma la Calzedonia non ha in pugno proprio niente. Marr ci crede e difende, Stern ha il braccio caldo e porta a +3 i gialloblù (20-17). E ora tutto viene più facile: murare, difendere contrattaccare. 24-21 il parziale. Milano sbaglia il servizio e Verona si porta sul 2-1.

Il quarto set è la replica dei precedenti. Nessuno dei due team riesce ad imporsi. Una partita equilibrata, ma è verso fine set che Verona mette il piede sull’acceleratore. Difende palloni impossibili e costringe la squadra ospite a cercare traiettorie difficili portandola all’errore: 22-19. La Calzedonia riprende la sua corsa senza freni e chiude la partita 25-20

MVP: Pajenk Alen

 
 
Classe '91, di Verona, lavoro come impiegata in un'azienda di trasporti e logistica. Ogni volta che ne ho la possibilità mi piace partire, viaggiare, scoprire nuovi posti, nuovi cibi e culture! La mia più grande passione è la pallavolo che pratico a livello agonistico e della quale scrivo.

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