Divertiamoci a teatro con “Di male in seggio”: Bertolino al Nuovo

 
 

Dopo “Di’ che ti manda Picone“, la rassegna “Divertiamoci a teatro” prosegue stasera, lunedì 19 febbraio al Nuovo (inizio alle 21.00) con “Di male in seggio“, il nuovo spettacolo di “instant theatre” di e con Enrico Bertolino, prodotto da ITC2000; ne sono coautori Luca Bottura e Massimo Navone, con la regia dello stesso Navone.

Lo spettacolo – “Di male in seggio” è un monologo semiserio che prende lo spunto da alcune suggestioni fatte emergere da Zygmunt Bauman, il filosofo polacco teorico della società liquida, scomparso nel 2017. Con ironia viene evidenziata l’assurdità dei nostri gesti quotidiani, a partire dalla “sindrome da smartphone” che non si sa bene se intendere come evoluzione o involuzione della società moderna.

Dopo il successo ottenuto nel 2016 in occasione delle elezioni amministrative di Milano e del successivo referendum costituzionale, Enrico Bertolino torna a cimentarsi con la formula dell’“instant theatre”, format teatrale in cui narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira s’incontrano sulle assi di un palcoscenico.

I contenuti -“Di male in seggio” teorizza come la crisi dello Stato di fronte alla globalizzazione e la conseguente crisi delle ideologie e dei partiti abbiano portato il singolo a chiudersi in sé stesso, a essere capace solo di indignarsi senza però la forza, la voglia e la determinazione per riscattarsi. Attraverso una metafora che vede lo Stato diventare un condominio e le città diventare appartamenti, Enrico Bertolino stigmatizza gli effetti globali di comportamenti maturati da singoli. Questo “effetto pantografo” che dà circolarità e muove tutto lo spettacolo, aiuta lo spettatore a comprendere alcuni comportamenti che, se inizialmente suscitano la risata, inducono poi a una riflessione: “vuoi vedere che lo spirito con il quale ci accingiamo a scegliere i nostri nuovi parlamentari è simile a quello con quale eleggiamo il nostro amministratore di condominio?”. Classica figura alla quale deleghiamo tutto per non avere seccature, salvo interpellarlo quando qualcosa non funziona. Perché, sorge la domanda, abbiamo sopportato per generazioni intere l’infernale odore dei broccoli lessi che avvolgeva la tromba delle scale delle nostre case, ma adesso riteniamo insopportabile quello del cuscus o del kebab? E ancora: visto che intolleranza e populismi alimentati e diffusi da social e affini stanno smantellando la nostra società, a cosa siamo disposti a rinunciare per ristabilire un ordine civile?

La colonna sonora – Sul palco, a scandire i diversi momenti dello spettacolo e ad accompagnare Bertolino nelle sue performance musicali, i polistrumentisti Roberto Antonio Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu, con musiche originali e altre tratte dal grande repertorio della musica leggera italiana.

INFORMAZIONI tel. 0458006100 e www.teatronuovoverona.it

BIGLIETTI ˜ Teatro Nuovo dal lunedì al sabato, ore 15.30 -20.00 (tel. 045 8006100) – ˜ Cinema Teatro Alcione, via Verdi, 20 in orario di proiezioni cinematografiche (tel. 045 8400848) – ˜ Box Office, via Pallone 16, dal lunedì al venerdì ore 9.30-12.30 e 15.30-19.30, sabato ore 9.30-12.30 (tel. 045 8011154) – ˜ Circuito Geticket, sportelli Unicredit Banca abilitati, punti vendita collegati (tel. 800323285) e call center (tel. 848002008) – ˜ on line su www.geticket.it.

Su proposta dell’associazione disMappa e con la collaborazione del Comune di Verona, il Teatro Nuovo (che ha sottoscritto il MANIFESTO DEI TEATRI ACCESSIBILI) promuove le proprie attività artistiche e culturali rendendo più semplice la partecipazione del pubblico con disabilità. Per la rassegna, limitatamente ai posti disponibili, vale la tariffa TEATRI 10 E LODE: 10 euro per carrozzina e posto di platea, 20 euro se i posti da occupare sono due.

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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