AGSM, multa milionaria e favolette

 
 

La linea tenuta dal Sindaco Tosi e dal Presidente Venturi sulla questione della sanzione di 5.300.000 euro complessivi irrogata dalla AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico) risulta abbastanza patetica: “ci hanno colpiti ingiustamente, forse perché siamo piccoli e i grandi del mercato ci vogliono fagocitare, comunque hanno multato solo noi…”. Della serie siamo piccoli, sporchi e indifesi, quelli cattivi sono i burocrati senza volto dell’Autorità, mandatari di un progetto che ci vuole sopraffare.

La realtà è ben diversa: i provvedimenti sanzionatori sono moltissimi, è sufficiente andare a verificare il portale dell’AEEGSI e se ne possono contare a decine, se non a centinaia, per motivazioni di vario tipo e nei riguardi di aziende piccole, medie, grandi e grandissime. Vero è che per quelli che sono i rilievi mossi ad AGSM (Unbundling) i provvedimenti non sono moltissimi, ma sarebbe anche il caso di capire perché. La realtà è che le imprese del settore hanno da tempo messo in atto le misure di adeguamento alle normative, che sono state promulgate, vogliamo ricordarlo, per liberalizzare il mercato e che hanno consentito ai consumatori, domestici ed industriali, sensibili risparmi, rispetto a quando in passato il mercato era in mano a pochissimi monopolisti.

Quindi andando a vedere “deliberazione 18 giugno 2015 289/2015/s/gas, irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni della disciplina in materia di obblighi di separazione funzionale e contabile (unbundling) e in materia tariffaria” si scopre che la sanzione è di quasi quattro milioni e la società sanzionata è la Edison, gigante del Settore energetico. Allora? La favoletta non regge più! La multa è pesantissima, gli errori e le omissioni chiari ed attribuibili, salvo dimostrazione del contrario, ai vertici aziendali di allora, con Presidente Paolo Paternoster, poi giubilato da Tosi, e Direttore Generale Giampietro Cigolini, ora in pensione, ai quali spetta chiarire la questione.

La realtà, senza favolette, è che si sono commesse leggerezze, c’è una sanzione da pagare, che ha motivazioni serissime, e contro la quale i ricorsi hanno ben poche speranze di successo; chi pagherà? Come ne uscirà l’AGSM, azienda che è patrimonio della città? Speriamo che il tutto non si risolva in qualche ritocco delle bollette…

M.C.

 
 

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