ZTL, Piazzetta Pescheria; la nuova ordinanza valida fino a domenica

 
 

Il sindaco Federico Sboarina ha firmato oggi la proroga di alcune ordinanze volte ad agevolare i cittadini nel particolare contesto storico legato all’emergenza sanitaria. Vediamo quali:

ZTL
Prorogata fino al 10 gennaio l’ordinanza che ne allarga l’orario di accesso.
Questo per consentire ai cittadini di poter effettuare l’asporto dai bar e ristoranti del centro, in particolare nei giorni di sabato 9 e domenica 10 in cui l’Italia tornerà in zona arancione con i locali aperti solo per il takeaway fino alle 22.

PIAZZETTA PESCHERIA
Prorogata fino al 10 gennaio anche l’ordinanza che, in via temporanea, permette il transito in via Pescheria Vecchia e il parcheggio in piazzetta Pescheria durante tutta la giornata, solo per chi ha il permesso di tipo “a”, “b” ed ”e”. Ciò per incrementare la possibilità di sosta dei residenti del centro storico che, a fronte dell’apertura della Ztl, possono trovare più difficoltà a parcheggiare vicino a casa. In piazzetta Pescheria, quindi, i residenti potranno lasciare l’auto non più solamente dalle 19 alle 9 di mattina, ma 24 ore su 24. Per tutto l’arco della giornata il dissuasore sarà abbassato. I controlli saranno costanti per garantire che solo chi ne ha diritto parcheggi sull’area. Chi non è residente se lascia l’auto in sosta rischia la multa.


Raccolta soldi e firme in forma itinerante
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Infine, il sindaco ha prorogato il divieto di raccogliere soldi e firme a nome di associazioni e organizzazioni. Da sabato 9 gennaio fino a domenica 2 maggio, su tutto il territorio comunale, sono vietate le attività di raccolta fondi e sottoscrizioni fatte in maniera itinerante. Ossia senza autorizzazioni per occupazione di suolo pubblico, fermando i passanti e interponendosi sulla loro strada. Il provvedimento si è reso necessario proprio per evitare atteggiamenti inopportuni e molesti che, spesso, diventano vessatori nei confronti delle persone che passeggiano in città. Ma anche di quelle che si recano in stazione, negli ospedali, alle fermate dell’autobus o tra i banchi dei mercati, creando problemi alla sicurezza pubblica. La violazione dell’ordinanza sindacale prevede sanzioni amministrative fino a 500 euro, oltre alla confisca del denaro raccolto.

 
 

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