Violenza domestica e stalking; la Questura di Verona aderisce al protocollo ZEUS

 
 

Il Questore della Provincia di Verona, dott.ssa Ivana Petricca, ha siglato, con il Presidente dell’Associazione ARES dott. Brian Vanzo, il Protocollo ZEUS che si inserisce nell’ambito del Progetto ENABLE – Early Network-based Action against abusive Behaviours to Leverage victim Empowerment.

Il Progetto – approvato il 17 luglio dello scorso anno dalla Commissione Europea, su proposta del CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) di Milano, in collaborazione con l’Associazine ARES, i CIPM di altri capoluoghi italiani e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – è stato avviato nel gennaio 2021 e terminerà il 3 gennaio 2023.
Questa collaborazione, della quale la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato è parte attiva, si propone di prevenire la violenza domestica e la violenza di genere, di proteggerne le vittime e, soprattutto, di intervenire sugli autori del reato tramite un’incisiva opera di educazione.

Lo scopo è quello di predisporre percorsi di consapevolezza attraverso i quali l’autore del reato possa riconoscere il disvalore sociale del proprio comportamento, in un’ottica non solo di rieducazione ma anche di prevenzione.
Il Protocollo Zeus è, dunque, volto a dare ancora maggior efficacia a quanto previsto dalla normativa in tema di Ammonimento (legge n. 38/2009 e legge 119/2013) al fine di garantire una risposta integrata, precoce e multilivello alla violenza di genere.

Nello specifico, le persone ammonite dal Questore per violenza domestica o per stalking sono invitate a presentarsi presso il CIPM-Associazione ARES, per accedere al percorso di auto-responsabilizzazione gratuitamente predisposto, nell’ambito del quale saranno accompagnate, da un’equipe di professionisti, nella riflessione e nella ricostruzione, sul piano emotivo e cognitivo, delle vicende che le hanno condotte a porre in essere i comportamenti violenti. Parallelamente, le vittime sono tutelate attraverso un attento monitoraggio del rischio di recidiva dell’ammonito e, se del caso, vengono indirizzate ai servizi antiviolenza.

La Polizia di Stato, da sempre in prima linea nell’opera di sensibilizzazione e contrasto di questo odioso crimine, è da anni fedele all’idea che intervenire all’origine della spirale della violenza è fondamentale per prevenirne la degenerazione ed impedirne la reiterazione. Il protocollo siglato si fonda proprio su questa consapevolezza: non è sufficiente agire solo quando il reato è consumato, ma è necessario intervenire prima, attraverso un’incisiva opera di supporto e formazione.

 
 

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