Verso una “Variante Veneta” del COVID19? Trovate 2 mutazioni inedite al mondo.

 
 

I ricercatori del gruppo di Virologia dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie hanno scoperto nel mese di novembre, fra le 8 varianti di COVID19 circolanti in regione, due identificate, al momento, solo in Veneto.

Secondo i nostri studi preliminari – afferma Antonia Ricci, direttrice dell’istitutopotrebbero essere varianti caratteristiche del nostro territorio“.
Si tratta dell’esito di uno studio svolto dallo Zooprofilattico nel mese di novembre: “In quel mese avevamo individuato 37 virus circolati in Veneto; tra questi 8 varianti del Sars-Cov-2, non ancora la variante inglese, e però due varianti non ancora trovate. Dovremo approfondire meglio queste varianti territoriali.
La maggior parte di questi virus
– ha aggiunto Ricci, riferendosi agli 8 genotipi riscontrati in Veneto – sono presenti sia in Italia che in alcuni Paesi europei: sono caratterizzati da una mutazione della proteina Spike che la rende più diffusiva e più contagiosa“. La ‘variante inglese’ nei campioni di tre pazienti residenti in Veneto è stata trovata invece successivamente, alla vigilia di Natale. Lo studio dello Zooprofilattico rientra in un progetto commissionato dalla Regione Veneto per seguire i virus in corso di epidemia”.

La stessa direttrice poi conclude: “Il nostro gruppo di virologia è centro di referenza europeo per l’influenza aviaria. Seguire i virus in corso di epidemia è un lavoro che facciamo con l’aviaria e tanti virus degli animali. Questa pandemia ci ha insegnato però che un virus, che sia negli animali o nell’uomo, non cambia molto. Noi abbiamo competenze molto solide nel tracciamento dei virus in corso di epidemia”.

 
 

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