Fatti non parole

 
 

La sicurezza è la priorità, ma non l’unica cosa bella

L’assessore comunale alla sicurezza è impegnato in una dispendiosa campagna elettorale, sia di energie che di quattrini.

Tutta la campagna è impostata sulla sicurezza, su quanto fatto per la sicurezza e su quanto sarà possibile ulteriormente fare anche dalla Regione.

Bene, tutto molto bello.

Certamente, pur nella limitatezza degli strumenti e dei denari pubblici, la sicurezza è stata amministrata con riduzione della circolazione degli accattoni, a parte in Borgo Trento e San Zeno, con il nuovo Cane poliziotto antidroga, con il serrato governo del territorio da parte della Municipale, che ha svolto un egregio lavoro di contenimento della circolazione anche durante il periodo di chiusura totale, talvolta magari eccedendo nello zelo.

Ora tutta la campagna è incentrata su questi punti, ovvero solo sulla sicurezza.

Ma c’è un ma.

L’assessore ha anche la delega alle partecipate, e il sostegno di tutto il gruppo del sindaco, vista la presentazione con richiamo al compianto Senatore Bertacco, questo sì uomo di destra, quella sociale.

Chiediamo all’assessore cosa intenderebbe fare in Regione per le partecipate come:

O per le controllate come

Si parla di gestione di milioni di euro, ma se venissero trattate come le partecipate cittadine, cosa potremmo dire?

Fatti, parole o misfatti?

Prendiamo ad esempio l’AMT, con la questione filobus, e l’amico Barini a gestirla, con un cantiere ancora a cielo aperto, una capofila che ha portato i libri in tribunale, il tentennamento tra la scelta dei mezzi e il finanziamento del CIPE, i soldi finiti e la richiesta di finanziamenti a banche italiane.

In tutto questo cos’ha detto o “Fatto” caro assessore?

Passiamo ad AGSM, cassaforte di Verona da sempre. Il suo capo ha gestito la partita di cambio di presidente e proposta di cessione ad A2a con mal di pancia anche dei suoi sodali di partito, tra cui il coordinatore provinciale e deputato Avv. Ciro Maschio e il capogruppo in Comune Leonardo Ferrari, solo per citarne alcuni.

La partita sembra sia chiusa con il saluto un po’ melodrammatico del Presidente Tecnico Finocchiaro.

Ci tolga una curiosità, in tutto questo cos’ha detto o “Fatto” caro assessore?

Chiudiamo sul Catullo, anche se qualcos’altro ci sarebbe da dire per AGEC, tre anni di amministrazione e mai una parola, nonostante ciò che accadeva anche sotto i suoi occhi.

Ora il presidente Arena la sostiene a spada tratta per farle ottenere uno scranno a Venezia, ma il medesimo presidente è colui che ha ripetutamente dichiarato che ci sarebbe stato il rilancio con SAVE, socio strangolatore.

Mai una voce si è levata da parte sua, caro assessore, e nemmeno si sono visti i fatti per il rilancio dell’aeroporto, nonostante la manifesta situazione di ingestibilità con il socio SAVE, e le numerose proposte piovute sul tavolo del sindaco da parte di possibili investitori capaci di sviluppo vero.

Con queste tre partecipate mangia mezza provincia di Verona, nel senso che tutti coloro che sono impiegati all’interno sono persone che votano, sono famiglie che non hanno avuto da lei alcuna parola in tre anni.

Inoltre una corretta gestione sarebbe stata volano per tutta l’economia.

Come mai tanto silenzio? sono finite le parole ed anche i Fatti?

Chissà cosa ne penseranno i chiamati al voto!

“fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza”

Dante Alighieri Canto XXVI, il Canto di Ulisse.

Barbara Cotta Morandini*

Michele Bertucco ripreso a colloquio con Daniele Polato

* Barbara Cotta Morandini inizia la sua collaborazione con Verona News. Giornalista professionista, decana del settore con collaborazioni con primarie testate giornalistiche italiane.

 
 

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