Il robusto turnover messo in atto da Antonio Conte – squadra nuova per otto undicesimi rispetto alla precedente sfida con la Svezia – non dà i frutti sperati e gli azzurri chiudono il girone eliminatorio con una brutta sconfitta, maturata nel finale con una rete di testa siglata da Brady. La prestazione dell’Italia è stata insufficiente, con rari sprazzi di bel gioco degni di nota. Gli azzurri hanno sofferto oltremisura l’aggressività degli uomini di O’Neill – qualcuno con qualche capello grigio lo ricorderà per il suo passato da giocatore nel Nottingham Forest del grande Brian Clough – trovando poche volte il modo di impensierire la retroguardia irlandese. Oltre al palo di Insigne e due tiri fuori di poco di Immobile e Zaza, altro non si è visto. Troppo poco, in tutta onestà, per ambire alla conquista dell’intera posta. Gli avversari, sicuramente inferiori sul piano qualitativo, hanno disputato una gara molto “fisica”, conquistando con pieno merito una vittoria che consente loro di guadagnare il passaggio agli ottavi come una delle quattro migliori terze. Tra gli azzurri male Thiago Motta ed Immobile mentre buon impatto sul match di Lorenzo Insigne – entrato sul terreno di gioco ad un quarto d’ora dal termine- che oltre a colpire un palo clamoroso ha garantito nel concitato finale un pizzico di vivacità. Appuntamento ora lunedì 27 giugno a St. Denis alle ore 18 – dove il terreno di gioco sarà sicuramente meglio di quello visto stasera, apparso in condizioni imbarazzanti per una competizione europea- contro la Spagna di Vicente Del Bosque. Una sfida da “dentro o fuori” dove la musica dovrà essere per forza diversa.
