Diavoli rossi scatenati, Calzedonia cede 3 a 0

 
 

CALZEDONIA VERONA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 0-3 (12-25, 17-25,18-25).

CALZEDONIA VERONA: Pinelli, Alletti, De Pandis (L1), Marretta, Birarelli, Boyer 13, Savani 2, Grozdanov 2, Spirito 2, Manavinezhad 5, Sharifi 2, Solé 6. Ne: Giuliani (L2) e Magalini. All. Grbic. SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Ricci 6, Della Lunga, Seif 1, Leon 16, Lanza 7, Colaci (L1), Atanasijevic 16, De Cecco 1, Podrascanin 11. Ne: Piccinelli (L2), Hoogendoorn, Galassi. All. Bernardi.

Arbitri: Simbari e Rapisarda.

Durata set: 23’, 27’, 27’. Spettatori: 4163.

Le cifre: Verona: bs 11, ace 3, ric.pos. 32% (perf. 9%), att. 36%, muri 4, err. 17. Perugia: bs 8, ace 9, ric.pos. 39% (perf. 5%), att. 57%, muri 11, err. 15.

Il Migliore: Leon.

VERONA- Perugia vince davvero in scioltezza mostrando una evidente superiorità tecnica. La Calzedonia appare davvero modesta. Sono tanti gli errori in difesa, soprattutto in ricezione dove sono palesi delle grosse lacune a cui Grbic deve porre rimedio.

CRONACA
Il big match della seconda giornata è a Verona dove scendono i campioni d’Italia di Perugia. Gli umbri partono molto forte mostrandosi davvero micidiali a rete dove il muro dei padroni di casa balbetta un po’ troppo.

Qualche difficoltà anche in ricezione per i veneti che forse tradiscono un po’ di emozione all’esordio casalingo in questo campionato, e Perugia scappa subito nel risultato nel primo set mostrando i muscoli sia in difesa che in attacco.

È tanta la differenza della prima linea dei campioni d’Italia che schierano Atanasijevic, Lanza, Podrascanin e Leon, il cubano è un autentico fenomeno in campo.

La Blu volley deve ritrovare il suo muro per avere una piccola speranza di impensierire una corazzata come la Conad. Per Verona sono tanti i problemi in ricezione e Grbic inizia la girandola dei cambi per cercare di arginare l’attacco umbro.

Entrano in successione sia Savani che Marretta ma l’inerzia della partita non sembra cambiare. Solo gli errori degli ospiti aumentano il bottino dei padroni di casa.

Primo set da incubo per la Calzedonia, un parziale da massacro con cui Perugia schianta i veronesi. Gli ospiti sono davvero micidiali sia con le diagonali che con le veloci mettendo a nudo tanti problemi di Verona in difesa, in primis la ricezione che è assolutamente da rivedere.

Qualche sprazzo di Solé e di Manavinezhad non sono tuttavia sufficienti a colmare il gap tra le due formazioni quando Atanasijevic è un autentico bombardiere da posto due grazie alle sue diagonali davvero imprendibili per la difesa dei padroni di casa.

Dopo due set c’è da riflettere sui muri, ben 7 a 2 a favore di Perugia ma è pure uno spettacolo veder giocare cubano Leon, che dimostra di avere due molle ai piedi per come salta e una potenza di braccio che gli permette di mettere a terra delle autentiche bombe, sia in lungolinea che in diagonale.

Il terzo set serve solo a ribadire la superiorità degli ospiti che hanno dettato legge in ogni fondamentale. Per Verona finisce un incubo, un match che ha messo a nudo alcuni difetti in difesa e su questo Grbic dovrà lavorare molto per non ripetere gli stessi errori commessi contro, comunque, una corazzata come Perugia.

INTERVISTE
Molto soddisfatto Lorenzo Bernardi, coach perugino, che ribadisce alcuni concetti fondamentali: “Quando arrivano vittorie così è davvero importante, perché quando sistemeremo alcune cose avremo anche un gioco un poco più fluido e non solo dettato sulla battuta e la ricezione. È vero senza dubbio che la nostra squadra ha due giocatori che sul servizio possono fare male, come Leon e Atanasijevic.

La vera cosa positiva è stato l’atteggiamento mostrato in difesa perché fino ad ora ci mancava. Nel cuor mio spero di tornare a giocare anche il mercoledì per mantenere un certo ritmo che solo la partita ci può dare. Dobbiamo forse ritrovare l’amalgama che avevano visto che abbiamo una squadra nuova”.

Un po’ critico invece Savani: “Pur contento per il pubblico presente, non pensavamo di perdere in questo modo anche se avevamo di fronte una squadra costruita per vincere. dovevamo sicuramente metterci qualcosina di più anche a livello caratteriale. La cosa positiva è che siamo ancora all’inizio e adesso abbiamo una settimana per riprenderci e lavorare su quanto di negativo ha detto questa partita in previsione della prossima battaglia con Civitanova domenica prossima.

C’è tanto da migliorare a partire dall’intesa tra i singoli, se tutti iniziamo a fare un passo in avanti caratterialmente qualcosa di positivo può uscire per permetterci di fare un salto in avanti. Con squadra come Perugia se non giochi bene perdi malamente 3 a 0.

Certo dobbiamo trovare una maggiore intesa che almeno nel secondo set è sembrata ritornare ma occorre avere maggiore continuità e consapevolezza dei nostri mezzi. Credo sia solo questione di tempo, di lavorare su quanto di negativo abbiamo mostrato. Uno degli aspetti che ha fatto la differenza è stato l’attacco ma visti i giocatori che ha Perugia nel suo organico era quasi scontato.

Questa non è sicuramente la vera Calzedonia e credo che coach Grbic su questo aspetto lavorerà per dimostrare che noi siamo altri e non quelli visti in questa partita”.

Più sereno Atanasijevic “Abbiamo sicuramente dei battitori che sanno fare a differenza. Si vede che lavoriamo moltissimo e sapremo crescere ancora in futuro. Forse è stata la nostra miglior partita.

La battuta è stata la nostra miglior partita. Credo però che non sarà facile per nessuno venire a giocare qui perché Verona è comunque un’ottima squadra. Ha giocatori di altissimo livello e già lo aveva dimostrato la scorsa settimana a Monza. Forse noi possiamo ancora migliore in ricezione.

È stata una partita giocata con serenità, d’altronde quando hai accanto a te un giocatore come Leon sei sicuramente più sereno”.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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