Corte dei Conti del Veneto: Comune di Verona, bilanci 2017-2018, presenza di numerosi organismi partecipati in perdita

 
 

Depositata dalla Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Veneto la Deliberazione n. 181/2020/PRSE/Verona (VR) relativa ai bilanci consuntivi e preventivi per gli esercizi finanziari 2017 e 2018. Inviato il referto con segnalazioni ed osservazioni al Consiglio comunale, tra cui quelle per mancato rispetto del termine di approvazione del rendiconto per gli esercizi 2017 e 2018.


La Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per il Veneto nell’adunanza del 18 novembre 2020, depositata in Segreteria il 18 dicembre, ha esaminato le relazioni sui rendiconti di gestione per gli esercizi finanziari 2017 e 2018, gli schemi di bilancio trasmessi alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP) ​​sul bilancio di previsione 2017-2019 e la relazione sul bilancio di previsione 2018-2020, redatta dall’Organo di revisione del Comune di Verona.

I Giudici contabili del Veneto, nel concludere l’esame sulla documentazione inerente ai rendiconti per gli esercizi 2017 e 2018 e ai bilanci di previsione 2017/2019 e 2018/2020 del Comune di Verona (VR), definitivamente pronunciando, accertano, con le osservazioni di cui in parte motiva di cui alla Deliberazione 181/2020,:

1) il mancato rispetto del termine di approvazione del rendiconto per gli esercizi 2017 e 2018;
2) il disallineamento tra residui attivi e passivi mantenuti a fine esercizio, con
conseguente richiamo ad una più attenta gestione dei residui attivi, rappresentando la
necessità di adeguata motivazione nella loro eventuale cancellazione;
3) il basso grado di realizzo per il recupero dell’evasione tributaria nel corso del 2017 e del 2018;
4) il basso grado di realizzo, a rendiconto 2018, in c/competenza delle entrate accertate al titolo III, con conseguente formazione di residui in parte derivanti da canoni, concessioni e diritti reali di godimento, in sostanziale assenza di cancellazione di
crediti riportati dal 2017;
5) la necessità che il Comune di Verona valuti ulteriormente l’opportunità di costituzione nell’avanzo di amministrazione di un fondo rischi a fronte del ricorso a strumenti derivati;
6) la carenza di governance sugli organismi partecipati, con l’emersione di potenziali
irregolarità nel mantenimento di partecipazioni e la presenza di numerosi organismi in perdita, talora accompagnata dal depauperamento del Capitale Sociale;
7) le criticità dello stato patrimoniale, con recepimento delle afferenti raccomandazioni
dell’organo di revisione.

Occorre premettere che il Comune di Verona è stato destinatario di due precedenti e distinte pronunce. La prima (deliberazione n. 485/2018/PRSE), qui mio articolo, afferiva al Rendiconto 2015, Bilancio Preventivo 2016/2018 e rilevava il ritardo nell’approvazione rendiconto, l’insorgenza di un contenzioso da project financing, alcuni elementi di criticità in merito alla governance di taluni Organismi partecipati (Aerogest, Catullo, ATV e Parcheggio Ponte Aleardi). La seconda (deliberazione n. 371/2019/PRSE), qui mio articolo, afferiva al Rendiconto 2016 e rilevava il ritardo nell’approvazione rendiconto, la mancata corrispondenza tra residui passivi e debiti esposti nello Stato Patrimoniale, il reiterato riconoscimento di debiti fuori bilancio, alcuni elementi di criticità ricorrenti in merito alla governance di taluni Organismi
partecipati.

In entrambi gli esercizi scrutinati 2017 e 2018, l’ente ha approvato il rendiconto
rispettivamente in data 3 maggio 2018 e 2 maggio 2019, non rispettando il termine per la sua approvazione (30 aprile 2018 nel primo caso; 30 aprile 2019 nel secondo caso). La Sezione richiama le implicazioni sanzionatorie rivenienti dall’art. 9 comma 1-quinquies D.L. n. 113/2016.

La Corte ha rilevato la presenza di 18 organismi partecipati in perdita:

– 4 dirette: Aerogest Srl, Associazione Veronesi nel Mondo, Fondazione Bentegodi (che ha disapplicato unilateralmente la contabilità economico-patrimoniale), Fondazione Scaligera per la Locazione;
– 14 indirette: Arena di Verona Srl; Amia Verona Spa; Centro Interscambio Merci e Servizi Srl – In Liquidazione e Concordato Preventivo; Confederazione Autostrade Spa; Consorzio Infomercati; Designwine Srl; Infracom Italia Spa; Interbrennero – Interporto Servizi Doganali e Intermodali del Brennero Spa; Istituto Per Innovazioni Tecnologiche Bolzano Societa’ Consortile Arl; Medinit Srl; Parcheggio Ponte Aleardi Srl; Promozione Manifestazioni Tecniche Spa; Serenissima Partecipazioni Spa; Transeco Srl.

E’ stata evidenziata la criticità legata al deterioramento del Capitale Sociale per le seguenti Società, che tuttavia non hanno maturato una perdita nel 2017:

Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Spa; C.R.S. – Centro Ricerche Stradali Srl In Liquidazione; Cani e Gatti – Fondazione G. e A. Fietta (partecipata direttamente); Consorzio Autostrade Italiane Energia; Fondazione Arena di Verona (partecipata direttamente); Fondazione Iorio per Associazione Orfani Città di Verona (partecipata direttamente).

Si rileva poi la presenza di 14 società che presentano un numero di amministratori non inferiore a quello dei dipendenti:

2V Energy Srl; Aerogest Srl (partecipata direttamente); Centro Interscambio Merci e Servizi – C.I.S. Srl – In Liquidazione E Concordato Preventivo; Confederazione Autostrade Spa; Energia e Infrastrutture Esco Srl.; Holding Agsm Albania Sh.A.; IEG Srl; Lomb.Ri.Ca. Srl; Parcheggio Ponte Aleardi Srl; Parco Eolico Monte Vitalba Srl; Parco Eolico Riparbella Srl; Parcoeolico Carpinaccio Srl; Polo Fieristico Veronese Spa (partecipata direttamente); Vega Srl.

La Sezione, in relazione al complesso rapporto che si pone tra ente locale e organismi, ad ogni modo, partecipati, ritiene necessario sottolineare, in linea generale, che l’utilizzo di risorse pubbliche impone particolari cautele e obblighi in capo a tutti coloro che – direttamente o indirettamente – concorrono alla gestione di tali risorse.

I suddetti obblighi e cautele sono inscindibilmente connessi alla natura pubblica delle
risorse finanziarie impiegate e, pertanto, non vengono meno neanche a fronte di scelte
politiche volte a porre a carico degli organismi partecipati, e dunque indirettamente a
carico degli enti locali che partecipano al capitale di tali società, i costi di attività e servizi
che, sebbene non remunerativi per il soggetto che li svolge, si prefiggono tuttavia il
perseguimento di obiettivi di promozione economica e sociale a vantaggio dell’intera
collettività.

Per la Sezione di Controllo l’ente non può inoltre prescindere da un costante e attento monitoraggio in ordine all’effettiva permanenza dei presupposti valutativi che hanno determinato la scelta partecipativa iniziale nonché da tempestivi interventi correttivi in reazione ad eventuali mutamenti che intercorrano, nel corso della vita dell’organismo, negli elementi originariamente valutati.

Conseguentemente diviene necessario per il Comune, stante l’entità delle partecipazioni detenute, di effettuare un effettivo monitoraggio sull’andamento gestionale degli stessi; il che dovrebbe consentire di prevenire fenomeni patologici e ricadute negative – a vario titolo – sul bilancio dell’ente.

Alberto Speciale

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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