Chievo Verona: il dilemma Maran

 
 

di Enrico Brigi

Archiviata con anticipo la pratica salvezza, in una stagione dove le soddisfazioni potrebbero non essere del tutto terminate, per la società della Diga si avvicina la scadenza più importante ovvero l’eventuale prosecuzione del rapporto con Rolando Maran. La compagine gialloblù, guidata dal mister trentino, dopo la tranquilla salvezza ottenuta lo scorso anno – il tecnico fu chiamato in riva all’Adige dopo poche giornate al posto di Eugenio Corini – nell’attuale stagione, quando mancano solo due turni alla fine del campionato, messo in cassaforte con inaspettato anticipo il discorso della permanenza in serie A, viaggia a vele spiegate a ridosso dell’ottava posizione in classifica. L’ottimo lavoro sin qui svolto ha risvegliato la naturale attenzione di squadre più blasonate – Fiorentina in primis- che hanno inevitabilmente messo gli occhi sul bravo e preparato tecnico gialloblù in vista della prossima stagione. Secondo il direttore sportivo Luca Nember, il contratto di Maran non dovrebbe riservare particolari sorprese, come si augura anche la maggior parte della tifoseria clivense. Il presidente Campedelli, tuttavia, incalzato in merito sul tema, ha ribadito che laddove giungesse una proposta di un certo livello, la società gialloblù non potrebbe fare altro che assecondare, seppur a malincuore, i desideri e le ambizioni del proprio tecnico. La chiamata di una società prestigiosa rappresenterebbe del resto il meritato premio per un allenatore che ha saputo nel corso degli anni conquistarsi sul campo la giusta considerazione.  Tra una decina di giorni  a bocce ferme, ne sapremo sicuramente di più. 

 
 

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