Caregiver, figura da riconoscere: facciamo rete con i Genitori Tosti di Verona

 
 

Mai nome fu più azzeccato per un’associazione: Genitori Tosti In Tutti I Posti, nata nel settembre 2008 e onlus dal 2011, è presieduta da Alessandra Corradi, una mamma veronese che si è trovata catapultata nel mondo parallelo della disabilità con il suo primogenito, nato nel 2005 e che ha reagito con una forza capace di sostenere non solo la sua opera quotidiana, ma anche quella di altri genitori in analoga situazione, attraverso il progetto nazionale di gruppo Genitori Tosti In Tutti I Posti ed il blog omonimo, in cui scrive con il nick – non casuale – “orsatosta”. E lo è: “Nel 2009 ho aperto il forum dei genitori – racconta – e l’anno successivo la pagina dedicata su facebook; nel 2011 ho ufficializzato il gruppo, registrando l’associazione come onlus, e nel 2013 ho aperto la pagina FB dedicata alla figura dell’assistente alla comunicazione, coinvolgendo non solo i genitori ma anche gli operatori, i docenti, gli educatori, gli editori di libri speciali e quanti operino nel campo della comunicazione dedicata agli studenti con disabilità“.

Attualmente l’impegno è sul fronte caregiver familiare: “Si tratta della figura che si prende cura di un caro (figlio, coniuge, fratello, genitore non necessariamente anziano, cugino, etc.) non autosufficiente e lo assiste h24. Spesso queste persone lasciano il lavoro per svolgere la loro attività di assistenza, supplendo all’assenza del servizio pubblico, e sono in maggioranza donne. Nel caso di madri caregiver, questo lavoro si protrae anche per 40 anni e più: anni in cui la persona assistente è completamente annullata e votata al lavoro di cura senza riconoscimenti, tutele, servizi, reti di sostegno. La campagna informativa #unaleggebuonaxtutti esorta i caregiver familiari, specie del Veneto, a mettersi in contatto e fare rete: Genitori Tosti si sta battendo perchè la figura del caregiver familiare sia riconosciuta, come avviene in tutta Europa, come figura professionale e quindi abbia i dovuti riconoscimenti economici, assicurativi e previdenziali come qualsiasi lavoratore e che possa avere interventi di sollievo e formazione e che siano applicate tutte le leggi vigenti che prevedono l’assistenza domiciliare e la presenza di operatori qualificati“.

In tutto ciò, come si muove il governo? “Con la nuova legislatura, in 18 mesi, abbiamo avuto la bellezza di 8 ddl presentati; l’ultimo (prima firma Simona Nocerino), presentato prima che cadesse il governo, ad agosto 2019, doveva essere il sunto del lavoro di senatori di ogni partito, come dire un ddl corale. Ora con il nuovo governo i giochi sono riaperti, ma non si hanno notizie. Questo DDL ancora è lontano dal testo ideale e “buono” per tutte le tipologie di caregiver. E una legge non può mai essere efficace se non viene adeguatamente finanziata. L’informazione ancora latita, la figura del caregiver è comunque qualcosa di sconosciuto anche per i diretti interessati, inconsapevoli di avere dei diritti come persone, come categoria professionale. Per questo noi abbiamo avviato questa campagna di informazione/mobilitazione che mira a raggiungere il maggior numero di caregiver (siamo 9 milioni) e smuovere l’attenzione di chi sta lavorando alla legge a riguardo“.

Info e adesioni: [email protected]

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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