600 metri cubi di frana; stop di 30 giorni per la Gardesana (Tempesta-Malcesine).

 
 

30 giorni (almeno).

Il 2021 – nella naturale e purtroppo imprevedibile casistica d’infàusti eventi – inizierà ufficialmente a febbraio inoltrato. Ci vorranno infatti almeno una 30ina di giorni per ripristinare in piena sicurezza il collegamento stradale della Gardesana Orientale fra Tempesta e Malcesine.

Questi gli effetti di una frana staccatasi nella giornata di ieri; dai 600 agli 800 metri cubi di terra e roccia mobilitati in direzione Malcesine, i quali hanno distrutto le reti di contenimento e costretto le autorità locali a chiudere la circolazione sulla Strada Statale 249 nel tratto di competenza del Comune di Nago-Torbole, chilometro 91.850.

In un primo momento – secondo le informazioni raccolte dal quotidiano “L’Adige” – non si aveva contezza di coinvolgimento diretto di persone nello smottamento.
Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi dei Vigili del Fuoco, coadiuvati anche da alcuni cani molecolari e alcune telecamere; grazie alla tecnologia è stato possibile verificare che l’ultimo dei mezzi transitato da Malcesine visibile dalle immagini era arrivato a casa regolarmente.

Dai primi rilievi del Servizio Geologico della Provincia si è riscontrato che prima di rimuovere il materiale che ha invaso la carreggiata e di ripristinare il piano viabile, è necessario procedere con pulizia, bonifica e consolidamento della porzione di versante a monte della zona interessata dalla frana.
Per questo è già all’opera una ditta specializzata. Gli interventi saranno articolati in più fasi; quanto alla tempistica, si dovrà attendere la pianificazione dettagliata delle lavorazioni prima di definire quanto sarà necessario per ripristinare la circolazione, ma si presume una chiusura di circa un mese.

Nella mattinata di ieri si è tenuto un sopralluogo del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e del capo della Protezione civile Raffaele De Col.
Verranno attivate corse sostitutive con traghetti privati per garantire i collegamenti dei lavoratori pendolari.

 
 

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