Verona torna nella top ten della città italiane in cui si vive meglio

 
 

Verona torna nella top ten della città italiane in cui si vive meglio, la prima per qualità della vita nel Veneto. Lo riporta la 34^ edizione della classifica del Sole 24 Ore, redatta sulle 107 province capoluogo d’Italia. Verona guadagna ben 6 posizioni rispetto all’anno scorso posizionandosi al decimo posto e registrando miglioramenti netti in 3 delle 6 grandi macro-categorie oggetto dello studio, con balzi anche di 44 e 17 posizioni. A livello regionale, Verona è davanti a tutti gli altri capoluoghi del Veneto.

Sono 90 gli indicatori dell’indagine della Qualità della vita, alcuni dei quali aggiornati al 2023 per raccontare l’attualità e gli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. Sei le macro aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia e società, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

In linea generale, il miglior risultato Verona lo ottiene sul fronte Ambiente e Servizi, non tanto la posizione in classifica  al 27esimo posto), bensì per il salto in avanti di ben 44 posti rispetto all’anno scorso, un posizionamento che premia le politiche portate avanti dalla nuova Amministrazione su temi legati in generale alla sostenibilità e nello specifico ai diversi progetti avviati per rispondere alle sfide legate al cambiamento climatico. Proprio oggi in Gran Guardia è stato presentato il Piano Strategico di Transizione ecologia del Comune, lo strumento, uno tra i primi in Italia, che detta finalità e strumenti con cui attuare con coerenza azioni e interventi non più rimandabili. Tra gli indicatori della macro area ci sono i consumi energetici (il Comune di Verona ha per la prima avviato il piano di efficientamento energetico, acquistando solo energia green e investendo solamente in rinnovabili); la qualità della vita di bambini, giovani, anziani e donne; i progetti Pnrr, le scuole accessibili e l’amministrazione digitale.

“Si tratta di dati provinciali – spiega l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari-. Un’area vasta che fa sì che tanti comuni si stiano impegnando verso obiettivi condivisi. Per quanto riguarda la città, dobbiamo continuare a impegnarci per far sì che questo trend migliori sempre di più”.

Bene anche la macro area Demografia e società, in cui Verona passa dall’8^ alla 4^ posizione, e Cultura e Tempo Libero, con 18 gradini guadagnati rispetto all’anno scorso. La performance migliore si registra  all’indicatore ‘ingressi a spettacoli’,  con 204753 spettatori  ogni 100 mila abitanti la provincia di Verona è al secondo posto della classifica.

Sul fronte Sicurezza interviene l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi : “L’ottima 10^ posizione della provincia di Verona include un posizionamento medio (57a su 107) rispetto all’indicatore di Giustizia e Sicurezza. Questo dato non deve sorprendere perché spesso, e lo dimostra il caso di Milano (1a nel rank generale e 107a per giustizia e sicurezza), Firenze (6a e 102a) Bologna (2a e 101ma) e altre, laddove il benessere e i servizi sono di alto livello in una provincia il cui capoluogo è grande città, e Verona lo è senz’altro per i numeri delle presenze sul suo territorio, anche l’attrattività verso la microcriminalità aumenta, oltre che della criminalità organizzata. Proprio oggi Avviso Pubblico, nel corso di un evento pubblico a cui ha partecipato, tra gli altri, il mondo accademico e il mondo imprenditoriale, ha ribadito la necessità a Verona di una sezione della DIA. Se invece consideriamo le province più simili a quella veronese della nostra area (Brescia e Padova) le rispettive posizioni generali e di giustizia e sicurezza sono in entrambi i casi inferiori alla nostra. Il lavoro da fare è molto ma Verona ha gli anticorpi e gli strumenti per farlo, tuttavia essendo una città molto complessa deve essere dotata di strumenti all’altezza dei suoi numeri”.

 
 

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