Verona #AlzaLoSguardo e si tinge di blu per l’autismo. Gli EVENTI.

 
 

Verona torna a tingersi di blu, venerdì prossimo 1 aprile in occasione della “Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo“.

E’ il primo di una serie di appuntamenti in programma fino al 9 aprile che, con lo slogan ‘Il Comune colora Verona di Blu #alzalosguardo’, vuole far conoscere l’autismo e favorire l’inclusione sociale delle persone che vivono questa condizione.
Convegni, approfondimenti culturali, una sfilata per le vie del centro cittadino, laboratori didattici per le scuole, proiezioni di film e ancora materiali formativi e vademecum per le Forze dell’Ordine e Primo Soccorso, spettacoli, presentazione di libri, esperienze di pet therapy a cavallo rivolte a bambini e ragazzi autistici ma anche attività ludiche e ricreative aperte a tutti sono tra le iniziative promosse dall’Assessorato ai Servizi sociali in collaborazione con le associazioni e gli enti del territorio per sensibilizzare e creare momenti di riflessione sulla sindrome dello spettro autistico.

L’autismo è un disturbo nel neuro-sviluppo che coinvolge principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, sterereotipati e comportamenti ripetitivi e ad oggi riguarda un bambino ogni 77 nati.
A causa della gamma di sintomi che varia per livello da individuo ad individuo l’autismo è ora chiamato disturbo dello spettro autistico. Un disturbo che copre un ampio spettro di sintomi, livelli di abilità e disabilità che possono influire o meno nell’autonomia quotidiana e di vita.
Rientrano nell’iniziativa “Verona Blu” anche alcuni appuntamenti della rassegna regionale “Euritmie: talenti speciali accedono alle arti“, per dimostrare ancor di più lo stretto legame che unisce le due iniziative e la vocazione blu della nostra città sede, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, del Centro di riferimento per la presa in carico delle persone con disturbi dello spettro autistico.

La rassegna prende il via venerdì 1 aprile alle 10 con la seduta del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi con autismo che presenteranno all’Amministrazione comunale le loro esigenze e richieste; alle ore 11.30 in sala Arazzi presentazione del Progetto “Primi Soccorritori” percorso formativo e vademecum rivolto alle Forze dell’Ordine e di Primo Soccorso della provincia, seguono alle 18 l’inaugurazione della mostra di Euritmie “La ragione c’entra poco” alla Biblioteca Centrale A. Frinzi e alle 19 la cerimonia di accensione di colore blu di Palazzo Barbieri.

Il programma dell’iniziativa, istituita nel 2019 dal Consiglio comunale, è stato presentato in sala Arazzi dall’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare insieme al consigliere Laura Bocchi. Presenti il consigliere comunale Maria Fiore Adami, il vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti, il responsabile Centro di riferimento per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico dott. Leonardo Zoccante, il direttore Servizi Socio Sanitari Azienda Ulss 9 Scaligera dott. Raffaele Grottola, il Presidente Gruppo Asperger Veneto ODV Giovanni Giuseppe Marcolini (in rappresentanza delle associazioni che collaborano all’iniziativa).
Presenti in sala i rappresentanti delle Associazioni che collaborano all’iniziativa.

Verona è città ‘Autism Friendly’ grazie all’impegno e al lavoro sostenuto in questi anni da amministratori di una sensibilità particolare – ha detto l’assessore Maellare –. Un impegno che ha reso possibile l’avvio e la crescita di un progetto allargato alla città, volto a coinvolgere associazioni e cittadini per mettere in evidenza le tante difficoltà collegate ad una diversa capacità cognitiva. In pochi anni, nonostante il Covid, abbiamo sensibilmente allargato la rete di soggetti che a vario titolo si occupano del tema, per una comunità che sta costruendo qualcosa di grande e duraturo.

Il Comune – ricorda la presidente Adami – dal 2019 sta mettendo in campo tutte le risorse possibili, in collaborazione con le associazioni del territorio, per realizzare interventi di aiuto e sostegno per favorire l’inclusione sociale delle persone che vivono questa condizione. Mi preme ricordare l’assessore Stefano Bertacco, che per primo ha sostenuto e creduto in questa iniziativa che sta ottenendo importanti risultati in favore dell’inclusione sociale delle persone autistiche”.

Lo slogan ‘alzare lo sguardo’ rende bene l’obiettivo del progetto, che è quello di guardare in faccia chi si ha di fronte accettandolo con tutte le sue specificità– dichiara la consigliera Bocchi –. I numeri confermano la portata dell’autismo e degli effetti di tale condizione sui famigliari e sulla comunità tutta. Perciò è giusto parlarne e far conoscere a più cittadini possibili questa realtà, in questi anni abbiamo fatto passi da gigante sul fronte della sensibilizzazione, siamo convinti che sia la strada giusta.

Per far fronte all’autismo bisogna collaborare – ha detto il prof. Zoccante-. Fondamentale la presenza delle associazioni, così come il ruolo del Comune, in prima linea per ciò che riguarda i servizi sociali, scolastici, educativi e sportivi.
Insieme enti socio sanitari ci sono poi Prefettura, Questura, Polizia Locale e Forze dell’Ordine, chiamate a prendere consapevolezza di uno spettro dei comportamenti che, se non capito e codificato, può portare ad errori di interpretazione come accaduto in passato. L’obiettivo è estendere il progetto a tutti i Comuni della provincia, con Verona capofila. Un salto di qualità per integrare e migliorare la qualità di vita delle persone con autismo”
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Grazie a tutti voi che vi interessate di questa realtà umana – ha concluso il vescovo monsignor Zenti-. Verona non solo può contare su persone specializzate in questo ambito, ma anche di una comunità che negli ultimi anni è diventata molto sensibile al tema e attenta alla più diverse esigenze. Cerco di interpretare il dramma delle famiglie con questo tipo di limitazioni, in particolare alle mamme che vengono abbandonate dai mariti, fenomeno purtroppo in aumento”.

 
 

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