Stanàto pàvido bracconiere con centinaia di esemplari protetti (e cacciati illegalmente)

 
 

Una pattuglia della Polizia Provinciale, in servizio anti-bracconaggio, ha controllato un cacciatore in località Rigoni nel comune di Vestenanova.

A far insospettire gli operativi delle Forze dell’Ordine è stato il rimbombo sonoro di un fucile; è stato così possibile accertare come l’uomo aveva abbattuto un esemplare di capinera, specie particolarmente protetta.
Nel corso del controllo hanno notato, inoltre, un sentiero che dal capanno di caccia si addentrava nel bosco e, poco distante, è stata trovata una rete da uccellagione – illegale – con imprigionato un pettirosso, anch’esso specie protetta e non cacciabile.

Mentre la pattuglia liberava l’animale, il cacciatore è fuggito, nonostante l’ordine di non allontanarsi, lasciando sul posto sia il fucile che le munizioni.
L’identificazione dell’uomo è avvenuta tramite la matricola dell’arma e la targa del veicolo abbandonato poco distante.
Gli agenti, con i colleghi della Polizia Provinciale di Vicenza, si sono quindi diretti a casa del 70enne nel comune di Altissimo.

Nella perquisizione dell’abitazione sono state rinvenute 18 trappole illegali per la cattura di avifauna, una tagliola illegale per mammiferi e ben 191 uccelli illegalmente catturati o abbattuti, dei quali 113 esemplari di specie particolarmente protette.
Ignorando l’invito dei famigliari a rientrare a casa, il cacciatore, contattato al telefono, è rimasto nei boschi fino alla partenza degli agenti.

All’uomo potrebbero venire contestati – oltre ai reati venatori – anche l’abbandono dell’arma e la resistenza a pubblico ufficiale.

 
 

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