Serve gioco di squadra per la storia e la cultura di Verona: una panoramica con l’assessore Toffali

 
 

I luoghi (tanti) della cultura a Verona: l’emergenza Covid ha rivoluzionato tutta la loro gestione e, alla piaga epidemiologica, si è aggiunta quella economica, che – come era prevedibile – registra il collasso delle presenze turistiche.I dati recenti di Federalberghi-Confcommercio – comparazione tra giugno 2019 e giugno 2020 – riportano un crollo degli stranieri (-93,2%) e pure degli italiani (-67,2%); non andrà meglio a luglio. Il centro storico di Verona vede un calo dell’80% circa, complice anche l’annullamento della stagione lirica, e ciò si traduce in molte serrande ancora abbassate, nonostante la possibilità per i pubblici esercizi di riaprire.

In questo scenario si sono comunque innestate numerose iniziative per tender desta la cultura e la storia della città, tra le ultime in ordine di tempo, la collocazione di scenografie areniane nei principali snodi di passaggio. Ma con quale criterio? Risponde l’assessore Francesca Toffali (Bilancio e Tributi, Politiche della casa, Relazioni internazionali, Fondi UE, Veronesi nel mondo, Politiche demografiche, Smart city e Innovazione tecnologica, Rapporti con Unesco): come mai, oltre a Porta Nuova e Porta Palio (della cui associazione di mutuo soccorso Lei è vicepresidente), non è stata presa in considerazione anche Porta Vescovo, via d’uscita verso est e dinamica nuova sede del Museo della Radio?

Porta Vescovo era stata inserita nel progetto di allestimento anche quest’anno, come lo scorso, peraltro, ma l’installazione non ha ottenuto il favore della locale soprintendenza“.

Molti sono i progetti elaborati per il rilancio culturale di Verona: dalle suddette installazioni, al tour 360° dei monumenti (alla cui presentazione hanno  partecipato i Suoi colleghi Rando e Neri), a Tramonti Unesco, agli itinerari ideati da VeronaVera, ai tour di Verona Minor Hierusalem, per citare alcuni esempi: perchè non creare una sinergia, invece di procedere su binari paralleli? Sarebbe opportuno un incontro fra tutti i soggetti coinvolti nelle iniziative, in modo da fare squadra per Verona? “Ogni progetto che Lei ha indicato ha una genesi diversa nell’idea e nei tempi. Purtroppo molti non sono riusciti ad intersecarsi, ma non escludo per il futuro che non si possa riuscire in questo intento“.

E speriamo che questo futuro sia prossimo, perchè Verona ne ha un gran bisogno: i dati sopra elencati parlano da soli e il turismo è una delle voci più autorevoli del bilancio scaligero.Sarebbe davvero opportuno che tante idee potessero confluire in un quadro unico, nel comune obiettivo di valorizzare ciò che l’Unesco nel 2000 ha definito “patrimonio dell’umanità”.

L’associazione Museo della Radio ha lanciato il progetto per digitalizzare e fruire anche virtualmente dei monumenti veronesi più significativi, in collaborazione con Verona Film Commission: un digital project ideato e curato dallo studio creativo Antracite di Damiano Ruzzarin e Vanni Sartori ed applicato già a Porta Vescovo.

 

 

Tramonti Unesco si traduce in suggestive passeggiate sulle mura magistrali, al calar del sole, da qui ad ottobre; l’associazione no profit VeronaVera propone tour guidati da una app; Verona Minor Hierusalem riaprirà l’accoglienza in 13 chiese il sabato, dal 18 luglio e per tale servizio saranno a disposizione 150 volontari, adeguatamente formati per le misure antiCovid. Nell’occasione, i visitatori troveranno nei siti sacri una nuova mappa che mette in rete le opere degli artisti nei tre itinerari e nei Musei Civici di Verona.

I Musei Civici in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo, Vicenza, in occasione della riapertura dell’anfiteatro e delle Giornate Europee dell’Archeologia (19-21 giugno 2020), hanno dato avvio ad un’attività di riscoperta dell’Arena. Questo il calendario per luglio:

  • giovedì 16 – Brunella Bruno – I nuovi scavi nell’Arena: storie dalla terra
  • venerdì 17 – Antonella Arzone – L’Arena e l’imperatore Claudio
  • sabato 18 – Macchine Celibi – Visita guidata all’anfiteatro
  • domenica 19 – Macchine Celibi – Visita guidata all’anfiteatro
  • giovedì 23 – Claudia Cenci – Giochi e spettacoli negli anfiteatri romani
  • venerdì 24 – Antonella Arzone – Numismatica e archeologia in Arena
  • sabato 25 – Macchine Celibi – Visita guidata all’anfiteatro
  • domenica 26 – Macchine Celibi – Visita guidata all’anfiteatro
  • giovedì 30 – Marco Cofani – Usi e abusi dell’Arena in tempi moderni
  • venerdì 31 – Massimo Saracino – L’Arena racconta il suo passato archeologico

I tour guidati proseguono per tutta la stagione estiva, il giovedì e il venerdì con archeologi dei Musei Civici di Verona e della Soprintendenza, il sabato e la domenica con operatori della Cooperativa Le Macchine Celibi. E dopo l’apertura dell’anfiteatro, della Casa di Giulietta e della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, il 4 luglio hanno riaperto al pubblico anche le altre sedi dei Musei Civici.

Ma c’è molto altro: l’invito che da qui lanciamo è di segnalare ciò che rientra in questo mosaico di attività, per poter dare visibilità a chi si dà realmente da fare per Verona e per provare a creare una squadra, non disperdendo risorse ed energie in percorsi individuali, ma facendo dell’unione la vera forza, a cominciare dall’amministrazione come auspicabile calamita. Andando a leggere le varie dichiarazioni di intenti a destra, al centro e a sinistra, infatti, pare che la volontà di promuovere la cultura veronese metta d’accordo tutti, ma i riscontri sul campo poi deludono: tante parole, a cui non corrispondono altrettanti fatti. “La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva“, secondo il maestro Claudio Abbado: condividiamo, mai come ora, poichè, chiudendo con Aristotele, “La cultura è un ornamento nella buona sorte, ma un rifugio nell’avversa“.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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