Sagre e manifestazioni pubbliche: il Comune pubblica il vademecum per la sicurezza

 
 

L’anno scorso, 2017, in piena stagione estiva, che nel nostro paese significa sagre, eventi e spettacoli all’aperto, è piombata come un fulmine a ciel sereno la circolare sottoscritta dal Ministro Minniti e dal Capo della Polizia Gabrielli che ha dato una importante stretta alle normative richieste agli organizzatori.

Quello che è successo lo si deve a molte circostanze, sicurezza, terrorismo ecc, ma anche ad un evento in particolare: i fatti di Torino quando, in occasione della trasmissione della partita di finale di Champions del 3 giugno 2017, lo scatenarsi del panico tra la folla ha provocato un morto e centinaia di feriti.

Tra poco entreremo nel pieno della stagione delle sagre, feste e manifestazioni e con essa  le disposizioni emanate per tutela delle Pubbliche Manifestazioni.
Si tratta di due importanti provvedimenti emanati dal Ministero dell’Interno:
– La direttiva generale del Capo della Polizia del 7 Giugno 2017 (cd Direttiva Gabrielli)
– Le indicazioni del Dipartimento Vigili del Fuoco, SP e DC, del 19 Giugno 2017 

La direttiva del 7 Giugno 2017 (“Direttiva Gabrielli”) introduce strategie e modalità operative nuove ed importanti.
Sono evidenziati principalmente due aspetti, tra loro integrati:
– safety, intesa come l’insieme delle misure di sicurezza preventiva, attinenti a dispositivi e misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone;
– security, che invece interessa i servizi di ordine e sicurezza pubblica “sul campo”.

Per quanto riguarda il primo aspetto, safety , dovranno essere accertate le seguenti imprescindibili condizioni di sicurezza:

  • controllo della capienza delle aree di svolgimento dell’evento, per la valutazione del massimo affollamento sostenibile;
  • regolazione e monitoraggio degli ingressi, anche con sistemi di rilevazione numerica progressiva
  • individuazione di percorsi separati di accesso e deflusso;
  • piani di emergenza ed evacuazione, mezzi antincendio, indicazione delle vie di fuga e allontanamento ordinato;
  • suddivisione in settori dell’area, con corridoi centrali e perimetrali;
  • disponibilità di una squadra di operatori (steward) in grado di gestire i flussi anche in caso di evacuazione, per prestare assistenza al pubblico;
  • definizione di spazi di soccorso riservati alla sosta e manovra dei mezzi di soccorso;
  • definizione di spazi di servizio e supporto accessori;
  • organizzazione di assistenza sanitaria adeguata, con aree e punti di primo intervento;
  • istallazione di impianto di diffusione sonora o visiva per preventivi e ripetuti avvisi e indicazioni al pubblico sulle vie di fuga e i comportamenti in caso di criticità;
  • divieti di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine.

Con la strategia di safety, dovrà essere pianificata quella di security, più direttamente rivolta agli aspetti di tutela dell’ordine pubblico, secondo i seguenti criteri :

  • sviluppo di una mirata attività informativa ai fini di valutare la minaccia e predisporre un efficace dispositivo di ordine pubblico;
  • puntuali sopralluoghi e verifiche congiunte per la disciplina delle attività connesse all’evento e per la ricognizione e mappatura degli impianti di videosorveglianza presenti nelle aree interessate, anche per un eventuale collegamento con la sala operativa delle Questure;
  • attività di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio;
  • servizi di vigilanza e osservazione a largo raggio, per rilevare e circoscrivere i segnali di pericolo o minaccia, nella fase di afflusso come in quella di deflusso;
  • frequenti e accurate ispezioni e bonifiche delle aree con personale specializzato e adeguate apparecchiature tecnologiche;
  • individuazione di fasce di rispetto e prefiltraggio per consentire controlli mirati sulle persone;
  • sensibilizzazione degli operatori favorendo un elevato e costante livello di attenzione.

La Direttiva Gabrielli infine definisce una previsione piuttosto netta circa le conseguenze di una pianificazione carente o inadeguata della componente di safety: l’evento non potrà avere luogo. Mai ragioni di ordine pubblico potranno consentire lo svolgimento, comunque, di manifestazioni che non garantiscano adeguate misure di safety.

Le indicazioni emanate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile del 19 Giugno 2017 riguardano principalmente sugli aspetti di safety, ed in particolare:

  • Le indicazioni generali riguardano manifestazioni di qualsiasi natura e caratteristiche, a prescindere dalla riconducibilità alla competenze delle Commissioni di Pubblico Spettacolo;
  • Le manifestazioni pubbliche per le quali si rende necessario prevedere specifiche misure di safety sono quelle che richiedono una maggiore attenzione, cautele e misure specifiche indipendentemente dalla loro tipologia ed affollamento. La valutazione dei punti nefralgici per la safety deve essere effettuata caso per caso considerando, altre all’affollamento, anche concomitanti fattori specifici. Dovrà essere considerato ad esempio, la tipologia del luogo (all’aperto, al chiuso, delimitato o meno) alla modalità e tipologia della presenza di persone (libere, sedute, libere di muoversi ecc.).
  • Una particolare attenzione per distinguere tra manifestazioni statiche, che si svolgono in luoghi chiaramente perimetrate, o che lo svolgimento della manifestazione non ha un punto unico di svolgimento ed i cui possibili effetti (vedi proprio quello che è accaduto a Torino) possono espandersi al di fuori della zona di svolgimento della manifestazione propriamente detta.

Il Comune di Verona, settore Decentramento, proprio per aiutare gli organizzatori nella pianificazione dell’evento, ai sensi delle nuove richieste,  e a seguito degli incontri avuti con rappresentanti della Questura di Verona e con componenti della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo ha definito un VADEMECUM PER LA GESTIONE DELLE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE PREVENZIONE (SAFETY) E SICUREZZA (SECURITY) di cui riportiamo il testo.

Per tutte le manifestazione deve essere redatto sempre un Piano di Emergenza ed Evacuazione predisposto e sottoscritto dall’organizzatore della manifestazione con l’indicazione del responsabile della sicurezza, contenente la valutazione del livello di rischio dell’evento e la definizione delle misure di mitigazione del rischio da attuare, così come definito in dettaglio dalle disposizioni emanate dal Ministero dell’Interno n. 11001/110 (10) Uff. II – Ord. Sic. Pub. del 28.07.2017.

Nel caso di manifestazioni organizzate dalla Circoscrizione mediante affidamento ad una associazione/agenzia, o in co-organizzazione con la Circoscrizione, nel Foglio Patti e
Condizioni dovrà essere indicato che è a carico del contraente l’individuazione del responsabile della sicurezza, la redazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione e l’adozione delle misure di sicurezza previste nel suddetto piano.
Il Piano di Emergenza ed Evacuazione dovrà essere presentato (30 giorni prima della
manifestazione) e trasmesso mediante il fac simile (Allegato A), dal responsabile
dell’organizzazione incaricata, alla Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico
Spettacolo (indirizzo pec: [email protected]) e per conoscenza alla Circoscrizione.
Gli Uffici Circoscrizionali provvederanno quindi a dare comunicazione di tutte le manifestazioni organizzate o co-organizzate alla Questura – Ufficio di Gabinetto del Questore (indirizzo pec: [email protected]), allegando il Piano di Emergenza ed Evacuazione dell’evento.

Nel caso la manifestazione sia organizzata da terzi che chiedono alla Circoscrizione
l’occupazione di suolo pubblico/patrocinio/contributo, sarà cura degli uffici circoscrizionali
raccomandare gli organizzatori di dotarsi di un Piano di Emergenza ed Evacuazione e di un
responsabile della sicurezza, precisando che gli organizzatori dovranno munirsi delle
autorizzazioni e delle certificazioni necessarie in relazione alle attività e alle strutture che
realizzeranno. Per agevolare le associazioni possiamo consegnare il fac simile (Allegato B) per la trasmissione (30 giorni prima dell’evento) del Piano di Emergenza ed Evacuazione alla Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (indirizzo pec:
[email protected]), alla Questura – Ufficio di Gabinetto del Questore (indirizzo pec: [email protected]), e per conoscenza alla Circoscrizione.

Si raccomanda che la richiesta di occupazione temporanea del suolo pubblico per manifestazioni ed eventi sia accompagnata dall’allegata certificazione responsabile della sicurezza. Sussiste un dubbio sulla necessità del Piano di Emergenza ed Evacuazione rispetto ai cosiddetti “mercatini”. Al riguardo è stata chiesta una precisazione alla Prefettura. Nelle more è opportuno, a maggior tutela, prevederne la predisposizione e l’attuazione anche per tali tipologie di eventi.

Le manifestazioni di pubblico spettacolo sono soggette ad una specifica normativa e sono soggette al rilascio della licenza da parte del Comune previo parere, ove ricorrano i presupposti di legge, delle Commissioni Provinciali e/o Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Anche in questo caso dovrà essere redatto il Piano di Emergenza ed Evacuazione, secondo le indicazioni sopra esposte.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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