Quasi cento D.a.spo per fatti accaduti al Bentegodi

 
 

Dopo l’indagine “Bentegodi” – che ha condotto a due arresti in flagranza e all’esecuzione di 15 misure cautelari (in relazione alle quali 7 dei responsabili hanno già richiesto il patteggiamento, 4 la messa alla prova e 1 è stato rinviato a giudizio), alla sanzione per violazione del regolamento d’uso dell’impianto di 204 tifosi, oltre a 119 sanzioni amministrative per assunzione di droga – la DIGOS, nel solco dell’incondizionato rigore, ha completato gli accertamenti collegati agli incidenti di Hellas – Napoli e del post partita di Hellas – Monza. 

Di seguito una sintetica ricostruzione dei fatti.

All’esito di una laboriosa attività d’indagine, la DIGOS della Questura di Verona ha denunciato 69 tifosi (46 napoletani e 23 scaligeri) ritenuti responsabili dei gravi disordini avvenuti in occasione del match Hellas Verona – Napoli disputatosi lo scorso 21 ottobre. I 69 tifosi segnalati hanno tra i 15 ed i 66 anni; uno solo di loro è minorenne. A questi, vanno aggiunti gli ulteriori 14 ultras veronesi che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria in quanto coinvolti nella violenta rissa avvenuta in via Generale Chinotto durante il post partita di Hellas Verona – Monza, disputatasi lo scorso 5 novembre.

Hellas Verona – Napoli

I primi episodi di disordine erano stati registrati già a partire dalle ore 8:30, oltre sei ore prima della gara, quando, all’altezza di Corso Porta Nuova, erano stati intercettati circa 300 ultras partenopei intenzionati a raggiungere il centro storico di Verona. 

Mentre la stragrande maggioranza dei tifosi erano stati bloccati e messi in sicurezza grazie ad un numero rilevante di uomini delle Forze di Polizia impiegati già dalle prime ore dell’alba, una trentina di supporter napoletani – a bordo di sette autovetture – erano riusciti a sottrarsi al controllo, giungendo a ridosso del parcheggio ospiti dello stadio Bentegodi.

Una volta parcheggiate le autovetture, gli ultras napoletani si erano compattati per poi incamminarsi verso la Tribuna Ovest con il chiaro intento di cercare lo scontro con una quarantina di tifosi gialloblu. Ne nasceva una violenta rissa tra lanci di oggetti contundenti (bottiglie, transenne, aste e torce illuminanti) a ridosso dei banchetti del mercato rionale posizionati sotto la curva Nord, a tal punto da costringere gli avventori e gli esercenti a defilarsi impauriti.

Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia aveva consentito, nell’immediato, di isolare gli ultras partenopei all’interno del parcheggio ospiti e, al contempo, di evitare ulteriori conseguenze pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica: lo scompiglio causato dal fitto lancio di alcune torce illuminanti, infatti, si era sviluppato fino ad interessare anche i teloni di copertura di alcune bancarelle, generando un oggettivo rischio di incendio.

I 32 tifosi napoletani coinvolti negli scontri erano stati immediatamente allontanati dal capoluogo scaligero prima ancora dell’inizio della gara e denunciati per i reati di rissa aggravata, travisamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti nel corso di manifestazioni sportive. Tra i responsabili è stato riconosciuto, peraltro, un ultras azzurro che nel 2017 aveva preso parte all’aggressione all’ex Bar “Oro Bianco” di Corso Cavour.

Le attente indagini sviluppatesi attraverso la visione delle immagini di video sorveglianza dello stadio hanno consentito alla DIGOS di denunciare altresì – per questo episodio e per i medesimi reati – 11 ultras scaligeri, 4 dei quali di nazionalità serba.

Anche dopo il fischio d’inizio, erano state poi registrate ulteriori intemperanze in Tribuna Ovest da parte di tifosi veronesi nei confronti di sostenitori napoletani. Nell’ambito di questi episodi, sono stati denunciati 3 tifosi dell’Hellas – due residenti in provincia ed uno di nazionalità svizzera –  per i reati di violenza privata e danneggiamento aggravato.

Ancora, ulteriori violenze erano state agite al termine della gara, durante la fase del deflusso dei tifosi quando, a ridosso della Tribuna Est, un sostenitore del Napoli era stato accerchiato e picchiato da parte di 9 supporter del Verona a tal punto che le Forze di Polizia erano state costrette ad intervenire per sottrarlo all’aggressione. I responsabili sono stati, a vario titolo, denunciati per i reati di violenza privata, lesioni e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. 

Nel medesimo contesto, ulteriori 10 ultras veronesi –  pur non avendo direttamente posto in essere condotte penalmente rilevanti – avevano mantenuto comportamenti tali da determinare l’insorgenza di condizioni di concreto pericolo per la tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica. A loro carico, pur non essendo scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, il Questore della Provincia di Verona ha emesso il provvedimento amministrativo del D.a.spo.

Ulteriori scompigli nel post gara erano stati scatenati da alcuni ultras napoletani che, defluiti dal proprio settore nel parcheggio ospiti, avevano acceso e lanciato fumogeni e altri oggetti a ridosso del palazzetto AGSM Forum e della Pizzeria “Grotta Azzurra”, nella direzione di un gruppo di ultras veronesi  che stanziavano nel parcheggio “C. In quel frangente, i tifosi napoletani, intenzionati a raggiungere l’opposta tifoseria, si erano scontrati con i Reparti in assetto antisommossa precipitatisi sul posto. Le indagini condotte su questa fase degli scontri si sono sviluppate attraverso un’accurata visione delle immagini: un lavoro che ha consentito alla DIGOS di individuare ulteriori 14 ultras partenopei, che sono stati denunciati per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, travisamento, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti nel corso di manifestazioni sportive.

Hellas Verona – Monza

Ai 69 denunciati nel corso del match Hellas – Napoli vanno aggiunti gli ulteriori 14 ultras veronesi che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria in quanto coinvolti nella violenta rissa avvenuta in via Generale Chinotto durante il post partita di Hellas Verona – Monza, disputatasi lo scorso 5 novembre. 

Le motivazioni dello scontro sono da ricondurre alla nota faida tra gli appartenenti rispettivamente al gruppo ultras “Curva Sud” e al sodalizio “Inferno” apertasi a seguito dell’operazione antidroga condotta dalla Squadra mobile della Questura di Verona sulla piazza di spaccio rilevata all’interno dello stadio “Bentegodi”. La prima attività d’indagine ha condotto alla denuncia di 14 ultras veronesi per rissa aggravata, possesso e utilizzo di oggetti contundenti nel corso di manifestazioni sportive: 12 di questi erano già noti per precedenti reati commessi in ambito sportivo, e 6 erano già sottoposti ad D.a.spo in atto. 

Al termine delle indagini, il bilancio è quindi di 97 D.a.spo. emessi nei confronti di altrettanti tifosi – di cui 53 napoletani e 44 veronesi – e di 83 denunciati, a vario titolo, in relazione alle partite Hellas – Napoli (56 supporter azzurri e 23 gialloblu) e Hellas Monza (14 veronesi). Dall’inizio del campionato, inoltre, sono 11 i denunciati (tra sostenitori dell’Ascoli, della Roma e dell’Hellas) per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e per porto e lancio di oggetti atti ad offendere e di artifizi pirotecnici.

La linea del rigore proseguirà anche per il futuro per rispondere all’esigenza di tutelare l’immagine della città, dei veronesi e dello sport e rendere tangibile il monito per i giovani sulle conseguenze che sempre si connettono ai comportamenti al di fuori della legalità.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here