PD: “Filobus al rallenty, si cominci ad affrontare i nodi viabilistici”

 
 

Con delibera del 30 maggio 2016 la giunta ha acquisito, condividendola, la decisione di Amt di sostituire Apts, la ditta olandese che doveva fornire il sistema di accostamento automatico alla fermata, fallita, con la svizzera Hess, cambiando al contempo tipo di mezzo (tutto elettrico e non più in parte diesel, ma senza sistema di avvicinamento alla banchina). In questo modo si potrà rispondere alla richiesta di chiarimenti del Ministero che datano nientemeno che marzo 2015.
“Verrebbe da dire: chi non muore si rivede!” commentano con ironia i consiglieri comunali Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti. “Ora però si profila un altro lungo periodo di tempi morti in attesa della risposta al Ministero (ma anche dell’Anac) durante il quale sarebbe utile affrontare seriamente i nodi urbanistici che sono emersi in questi anni: cosa succederà in Via Mameli, Porta Vescovo, Viale Spolverini e nelle altre zone della città in cui il passaggio del mezzo richiede di ripensarne la viabilità? Come assicurare competitività al mezzo che senza corsie riservate renderà lo stesso servizio di un normale autobus doppio a metano pur costanto il doppio anche per quanto riguarda la manutenzione? E come risolvere la questione dei parcheggi scambiatori che non ci sono e , come il caso di quello di Cà di Cozzi, collegato al traforo, non ci saranno mai?” chiedono i consiglieri.
A questo proposito, su iniziativa del gruppo consiliare Pd della Sesta Circoscrizione, giovedì sono stati auditi il direttore Atv Alberto Voi e il direttore dei lavori Luciano Ortolani, dalle cui parole, commentano i consiglieri Pd Yared Ghebremariam Tesfau e Giorgio Furlani, “abbiamo chiaramente inteso che le richieste della Circoscrizione a proposito dello sdoppiamento della linea filobus su Viale Spolverini e Via Pisano non sono sfociate in nessuna misura concreta. La situazione rischia anzi di complicarsi poiché nel progetto è prevista una sorta di Ztl tra Via Zeviani e Porta Vescovo che escluderebbe il normale afflusso veicolare nelle ore di punta nelle vie interessate dal tracciato con evidenti disagi per gli abitanti e grave pregiudizio per le attività economiche che insistono sull’asse”. “Siamo profondamente delusi dall’impossibilità di confrontarci – concludono –. Avevamo chiesto un incontro politico per fissare le priorità del quartiere, anche perché la manutenzione di numerose aree è sospesa in attesa del nuovo mezzo, invece abbiamo ottenuto conferma di ciò che già sapevamo: ovvero che non c’è nulla di pronto e che, se mai partiranno, non vedremo a breve i lavori.

 
 

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