Open 2022: certificazioni green tra superbonus ed esigenze di risparmio

 
 

Edifici green, sostenibili, per il bene dell’ambiente ma anche delle persone che ci vivono. Sono sempre di più i committenti, privati ed enti pubblici che ricorrono al sistema delle certificazioni per garantire le specifiche energetiche e non solo dei nuovi edifici. A questo è stato dedicato l’ultimo appuntamento della rassegna Open – Sostenibili attività, il ciclo organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia, che si è tenuto venerdì nella sede dei Magazzini Generali. Al centro due sistemi di certificazione: il Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), programma volontario che si rivolge a qualsiasi tipo di edificio e il GBC (Green Building Council Italia), nelle versioni Home (dedicato alle abitazioni proprie della realtà italiana), Historic Building (programma sviluppato specificatamente per gli edifici storici) e Condomini, programma di certificazione che si rivolge agli edifici residenziali che devono essere riqualificati e che risultano composti da più unità immobiliari.

«Il quaranta per cento delle emissioni di gas serra — fa sapere Elena Mazzola, della commissione Impianti termotecnici dell’ordine degli Ingegneri di Verona — è emesso in ambiente domestico. È necessario intervenire anche in questo ambito e un aiuto importante è arrivato dal legislatore grazie al superbonus. Purtroppo questo non è sufficiente perché sarebbe più auspicabile affiancare anche protocolli di sostenibilità anche dal punto di vista strettamente ambientale e sociale».

Ed è quello che stanno facendo alcune amministrazioni (in Italia, ad esempio, Savona è tra le poche città europee con certificazione cittadina di sostenibilità). «Ci sono sempre più comuni, anche in Veneto — sottolinea l’architetto Giambattista Brizzi, tra i relatori — che pianificano nuovi masterplan ricorrendo a questo tipo di certificazione».

«Le certificazioni ora disponibili — aggiunge l’ingegnere Michela Tedeschi, relatrice del seminario — non tengono conto solo della fabbricazione ma anche dei servizi che gli edifici possono ospitare, perfino ambienti per la meditazione e lo yoga, in un’ottica che guardi al benessere generale».

Relativamente al superbonus, una considerazione è arrivata anche dal presidente dell’Ordine, Andrea Falsirollo: «È incredibile che in questo contesto, che vede un grande impegno da parte degli ingegneri, vengano previste nuove sanzioni nei confronti degli asseveratori, cioè, in questo caso, della nostra categoria professionale. Si tratta di misure, quelle previste dal nuovo decreto legge antifrodi, ingiustificate e allarmanti, perché fanno ricadere su un singolo professionista le responsabilità dell’intera filiera».

Con l’evento dedicato agli edifici sostenibili, si conclude la rassegna Open 2021-2022: «Anche quest’anno — sottolinea Valeria Reale, vicepresidente dell’Ordine e organizzatrice della rassegna — Open ha risentito molto dell’emergenza Covid. Di conseguenza, molti eventi si sono tenuti online, anche se sempre con un collegamento dalla nostra sede centrale. La partecipazione è stata comunque altissima, con centinaia di persone collegate a ogni evento. Il segnale che questa formula di dialogo tra una comunità professionale e la città e il territorio di Verona continua a essere apprezzata».

 
 

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