LiveDog Park: 120 cani e 250 visitatori alla festa per il decennale

 
 

Oltre 120 cani, circa 250 visitatori, una decina di dimostrazioni delle unità cinofile del gruppo di protezione civile Diade: si è tenuto domenica 21 aprile scorso l’open day per i dieci anni dall’apertura del LiveDog Park in via della Siderurgia a Verona.

Una giornata che ha visto la partecipazione straordinaria dei nuclei delle guardie Zoofile OIPA di Verona e Padova, di Enpa Verona, di varie associazioni di volontariato cinofilo e della Croce Rossa.

Nei diversi campi allestiti sui 24 mila metri quadrati del LiveDog Park, i visitatori hanno potuto provare gratuitamente alcune discipline con i loro amici a quattro zampe, accompagnati da educatori e istruttori cinofili.

Inoltre, il gruppo di protezione civile Diade, ha tenuto dimostrazioni di ricerca dispersi attraverso l’utilizzo di cani addestrati e figuranti nascosti.

L’evento ha ospitato anche una gara nazionale di Treibball e una sfilata di una quarantina di cani, di razza e non, davanti a una giuria composta da bambini e bambine. Le premiazioni hanno visto la presenza di Giuseppe Rea delegato del sindaco di Verona per la tutela degli animali.

In dieci anni il LiveDog Park ha formato 200 professionisti nelle attività cinofile, ha tenuto corsi a circa 1.500 cani con le rispettive famiglie e ha raccolto 2.500 associati.

“Non è stata semplicemente una festa, ma un modo per ricordare quanto ancora oggi i cani siano indispensabili compagni di vita, basti pensare a quelli impiegati nella ricerca persone disperse dalla protezione civile – ricorda il responsabile del LiveDog, Livio Guerra –. L’altro aspetto che ci ha ripagato nello sforzo nell’organizzare questo evento, del tutto gratuito per i visitatori, è stato vedere quante persone hanno voluto provare, con soddisfazione, un’attività cinofila con il proprio cane. È dallo svolgere attività adeguate, e guidate, insieme che si crea quel rapporto di fiducia con l’animale che ci permette di gestirlo al meglio, di evitare di stressarlo e stressarci e di prevenire gli incidenti che, purtroppo, senza formazione e consapevolezza, possono capitare”.

 
 

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