L’eccidio della Divisione Acqui: una mostra al Ferraris-Fermi anticipa le celebrazioni del 75° anniversario

 
 

In ricorrenza del 75° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui, è stata allestita nella sede dell’Istituto Ferraris–Fermi, la mostra storico-rievocativa per studenti “La scelta della divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943”, in programma fino al 24 settembre.
Ospite d’eccezione, il reduce Dino Benedetti, classe 1920, autiere del 317° reggimento fanteria della compagnia comando di Cefalonia, che ha avuto modo di raccontare la storia di quei drammatici giorni.

Il percorso espositivo, composto di 22 pannelli fotografici, presenta ai giovani una ricostruzione storica per immagini della tragica vicenda vissuta nei territori ellenici dai soldati della Divisione Acqui durante la seconda guerra mondiale, dalla dichiarazione di guerra dell’Italia contro la Grecia, all’occupazione delle isole ioniche di Cefalonia, Corfù, Zante, Itaca e altre minori, all’armistizio dell’8 settembre 1943, fino al tragico epilogo, con l’efferato eccidio di migliaia di soldati da parte dell’esercito tedesco.

A Cefalonia morirono in combattimento 65 ufficiali e 1250 tra sottufficiali e soldati; 325 ufficiali e 5000 sottufficiali e soldati furono sommariamente fucilati dai tedeschi; oltre 3000 sottufficiali e soldati risultarono dispersi in mare per l’affondamento delle navi che dovevano trasportarli nei campi di concentramento e di prigionia. Nell’isola di Corfù morirono in combattimento 2 ufficiali e 600 sottufficiali e soldati; altri 17 ufficiali furono fucilati. Tra il 12 ed il 26 settembre del 1943 si consumò un’efferatezza costata la morte di circa 10.000 soldati italiani.

L’iniziativa è promossa dall’associazione nazionale Divisione Acqui, sezione di Verona, in collaborazione con l’Istituto Ferraris–Fermi e con il patrocinio del Comune di Verona; presenti all’apertura il vicesindaco Luca Zanotto, il presidente dell’associazione nazionale Divisione Acqui Giuseppe Dalpiaz e il vicepresidente Claudio Toninel.

La presenza alla mostra del reduce Benedetti è stata un’occasione straordinaria – ha sottolineato Zanottoche ci ha consentito di conoscere la storia attraverso l’esperienza di chi concretamente l’ha vissuta. Solo la memoria di accadimenti come questo, infatti, può farci davvero comprendere il valore della nostra libertà e l’enorme sacrificio umano compiuto per la sua realizzazione”.

Con l’esposizione si anticipano di una settimana le celebrazioni ufficiali per il 75° anniversario dell’eccidio, che si terranno in circonvallazione Oriani venerdì 21 settembre. Una pagina del sito dell’associazione è particolarmente significativa, evidenziando come la memoria sia ancora e giustamente viva e al centro di ricerche storiche e di identificazione.

La storia – La Divisione nacque come Brigata “Acqui” il 25 ottobre 1831 su due reggimenti, 1° e 2° di fanteria, rinumerati 17° e 18° nel 1839; trasse le sue origini dalla Brigata Alessandria del 1815 su due battaglioni, uno dei quali erede del Reggimento Desportes (ovvero Reggimento misto di fanteria straniera al servizio di Sua Maestà il re di Sardegna, che fu una unità dell’esercito sabaudo, avente piena attività tra il 1703 e il 1739). Sciolta nel 1871, fu ricostituita il 2 gennaio 1881. Combattè nella Prima Guerra Mondiale sul basso Isonzo e Monfalcone, concludendo la guerra a Trento. Sciolta il 15 ottobre del 1926 cedette i suoi reggimenti alle brigate XIV e XI e si ricostituì nell’agosto 1939 come Divisione di fanteria “Acqui” (33^) con i reggimenti 17° e 18° di fanteria e 33° di artiglieria. Nel 1940 si inserì nell’organico la 18^ Legione d’assalto Camicie Nere e nel 1941 anche il 317° reggimento.

Oggi la Divisione Acqui, insediata nella caserma “Antonio Cavalleri” di San Giorgio a Cremano (NA), si contraddistingue per l’esercizio del comando e controllo sulle Brigate “Granatieri di Sardegna”, “Aosta”, “Pinerolo”, “Sassari”, “Garibaldi” e il Reparto Comando e Supporti Tattici “Acqui”, curandone l’approntamento, l’addestramento e il mantenimento alle massime condizioni di efficienza operativa.

Il Comando Divisione si caratterizza per la proiettabilità e l’elevata prontezza, essendo in grado di esprimere (non simultaneamente):

  • un Comando Interforze di contingenza (Joint Task Force Headquarters – lTA – JTF HQ) per esigenze nazionali;
  • un Comando della Forza per esigenze dell’Unione Europea (European Union Force Headquarters – EU – FHQ);
  • un Comando di Componente Terrestre (Land Component Command) per operazioni su scala ridotta, ovvero un Comando della Forza per operazioni su scala ridotta (meno), ovvero un Comando di Divisione a livello tattico quando si opera in un contesto NATO.

Lo stemma attuale del Comando Divisione Acqui, valido anche per il dipendente Reparto Comando e Supporti Tattici, è a forma di scudo appuntato, su fondo rosso bordato di giallo-oro​ e reca sul fondo, lungo i bordi laterali la denominazione della Grande Unità e nel mezzo il gladio il tutto dorato; ai piedi del gladio, due stelle dorate . Nel marzo 2016, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha disposto la sua adozione – in sostituzione del precedente – a causa di una predominanza di elementi comuni con gli stemmi araldici degli altri due Comandi di Divisione operanti in Italia.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

2 COMMENTI

    • Buongiorno, il sito dell’istituto annuncia “Presso l’istituto Ferraris il giorno 21 settembre 2018 alle 11.30 sarà inaugurata la mostra fotografica “La scelta della Divisione Acqui” a cura dell’associazione nazionale Divisione Acqui, che resterà aperta fino al 24 settembre”; per eventuali info sugli orari 8non specificati), La rimando direttamente alla scuola stessa: 045 595855.
      Saluti
      AM

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