Interazioni artistiche al parco Villa Buri

 
 

Una galleria d’arte a cielo aperto, all’interno di Villa Buri, con 14 installazioni che prevedono l’interazione del pubblico: dal 17 giugno al 30 settembre, tutti i giorni dalle 8 alle 21, sarà possibile entrare liberamente nel parco di San Michele extra e sperimentare con opere, create per mettere in relazione il suono e la materia, la natura e l’arte contemporanea.

L’esposizione, che sarà inaugurata sabato 16 giugno alle ore 18, rientra nel progetto “Linea terra acqua”, che per il secondo anno ha dato la possibilità a 15 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona di esprimere il proprio talento utilizzando materiali diversi, anche raccolti nel parco.

Il progetto – Durante i corsi di Scultura e Tecniche del Marmo, gli allievi sono stati invitati a ripensare, attraverso un approccio interdisciplinare, al rapporto tra suono e materia, e gli artisti selezionati sono stati parimenti invitati a realizzare un’opera che potesse far risuonare gli elementi della natura ed entrare in relazione con il parco. Da qui sono nate le installazioni “Incontri” di Lisa Biroli, “Acherontia, il soffio” di Ortensia Benussi, “Percussione di carta” di Marta Goglio, “Incubatrice di vibrazioni sonore ambientali e umane” di Simone Toniolo e la doppia installazione “Albero dell’Om” di Matteo Trentin e “Masso sonoro” di Linda Manara, che dialogano in modo continuativo con la natura che li ospita.

Diversamente, gli oggetti sonori “Crescendo in che modo?” di Michele Ferri, “Collect/mix” di Paolo Protasoni, “Richiami” di Jennifer Taufer, “Drop sound” di Giorgia Sorrentino, “Xilobean” di Melissa Bellotti e “Water element” di Linda Simoni e Lisa Maculan, sono nati per migrare e diventare strumenti di esplorazione sonora dei luoghi a disposizione del fruitore.

Il giorno dell’inaugurazione saranno presentate anche l’installazione temporanea “Unità, ritmo” di Francesco Marchioro e il risultato della performance “Moto per una relazione introspettiva circostante” di Andrea Bonetti.

Il progetto, realizzato dall’Accademia di Belle Arti, con il patrocinio del Comune di Verona e della Provincia, è stato presentato in sala Arazzi dall’assessore alla Cultura Francesca Briani: “Un’occasione per far rivivere un parco grazie all’arte contemporanea, ma anche un momento per riflettere, attraverso le installazioni, sul profondo rapporto che lega l’uomo alla natura. Questa iniziativa di grande valenza culturale permette di portare alla luce i talenti dei nostri artisti e le bellezze del territorio”.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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